Il dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata ha approvato undici Gruppi operativi sulla misura 16.1 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, per 2,8 milioni di euro e che coinvolgono circa 300 aziende, lavoreranno per allineare le competenze della ricerca alle esigenze imprenditoriali e favorire lo sviluppo futuro dell'intero comparto agroalimentare regionale. Intanto è pronto a partire il bando della misura 16.2  per il finanziamento del trasferimento tecnologico e presto sarà costituito un tavolo tecnico regionale per la ricerca applicata in agricoltura. Lo si apprende da una nota stampa della Regione Basilicata.

Prende così avvio un processo che metterà a sistema i progetti nati grazie all'azione di animazione territoriale, compiuta anche attraverso le manifestazioni di interesse, relativa alla misura 16.1 del Psr Basilicata per il sostegno e per la costituzione e gestione dei Gruppi operativi dei Partenariati europei per l’innovazione.

"Monitorare, stimolare e definire le politiche di settore con una visione a medio e lungo termine. Creare le condizioni di trasversalità tra i progetti di ricerca applicata in agricoltura. E' necessario, inoltre, costituire un tavolo regionale della ricerca in agricoltura con il sistema della bioeconomia e con i Go oggi finalmente composti. Nella prossima settimana la firma dei decreti di concessione, per avviare le attività. La Basilicata è la prima regione del Centro-Sud ad aver approvato i gruppi operativi e riconosciuta tra le altre regioni, dalla Rete rurale nazionale come caso studio da approfondire per il metodo utilizzato". Lo ha dichiarato l'assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, nell'ambito dell'iniziativa organizzata dal Cluster Lucano di Bioeconomia, svoltasi a Matera.

"Dai modelli proposti - prosegue Braia - ora bisogna passare all'operatività e alla pratica quotidiana. La ricerca e l'innovazione, così come il trasferimento delle tecnologie, devono provare a creare ulteriori sinergie presenti e future, come quelle con l'area di specializzazione bioeconomia della smart specialization strategy regionale, che vedano i due dipartimenti regionali lavorare insieme, o come l'approccio comune al bando misura 16.2 in uscita nelle prossime settimane. Provando ad andare nella direzione della costituzione di una smart farm regionale insieme ad Alsia”.

La Misura 16.2, con una dotazione disponibile di 3,5 milioni di euro, si aggiungerà alla 16.1, per finanziare gli investimenti materiali per il trasferimento della ricerca da applicare in agricoltura.

Gli undici gruppi operativi prevedono interventi su cerealicoltura, ortofrutta, zootecnia da latte e da carne, vitivinicoltura, olivicoltura, foreste, filiere minori e progetti trasversali a più filiere, da convertire in valore economico e tangibile, per complessivi 2,8 milioni di euro. Si tratta di un progetto per ogni comparto produttivo e tre nell'area "Progetti trasversali a più comparti"e che coinvolgono circa 300 aziende.

I Gruppi operativi sono ammessi a un finanziamento del 100% attraverso modalità di innovazione tecnologica, di processo e di prodotto, a sostegno dell'agricoltura da utilizzare per fornire alle aziende lucane gli strumenti più efficaci per il miglioramento della produzione di una delle filiere a cui si fa riferimento. Regista dell’operazione sarà l’agenzia Alsia.

“Il dipartimento Agricoltura - conclude l'assessore Braia - continua a spingere, inoltre il sistema agricolo regionale verso la smart agriculture, fondamentale per affrontare le sfide e connettere ulteriormente il mondo delle imprese con quello dell'innovazione e della ricerca, e infine perché i bandi individuali e di filiera abbiano sempre tra le componenti progettuali le connessioni a medio e lungo termine ai Gruppi operativi e, comunque, alla ricerca".