"Al comando del colonnello Luigi Cortellessa, composta da militari altamente specializzati nelle plurime e complesse fonti normative a presidio della produzione agricola e alimentare, l'unità è oggi articolata in una struttura centrale, uffici del comando e reparto operativo, e su una struttura periferica di cinque reparti tutela agroalimentare, con competenza interregionale, Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina".

Così, un comunicato stampa dell'arma, dà notizia della nascita del Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare.

Istituito lo scorso 12 febbraio, per effetto del decreto legislativo 228/2017 e per riconfigurazione del Comando Carabinieri Politiche agricole alimentari, è inserito tra i reparti speciali dell'arma.
 

La soddisfazione del mondo agricolo

"Apprezzo la riconfigurazione in 'Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare' dell'attuale nucleo posto a presidio della produzione agricola ed alimentare". Queste le prime dichiarazioni del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.
"Confagricoltura aveva già chiesto, in passato, che il ministero delle Politiche agricole diventasse un hub, un centro nevralgico per lo sviluppo dell'agroalimentare in senso ampio".

"I Carabinieri si muovono ora con una nuova strategia, a presidio dei diritti e della tutela degli operatori e dei consumatori", ha concluso il presidente.

Anche FederBio, Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica, ha accolto positivamente questa riorganizzazione sottolineandone l'importanza sul versante del ruolo e operativo. Il nuovo Comando si occuperà del settore agroalimentare in maniera esplicita ed essendo un reparto speciale dei CC, sarà di fatto equiparato ai Nas.

"Il nuovo ruolo assunto dal Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare è un segnale importante anche per il settore biologico, la cui crescita sempre più veloce e diffusa deve avvenire in una cornice di assoluto rigore e legalità per mantenere la fiducia dei consumatori" ha affermato il presidente della Federazione Paolo Carnemolla.

"Abbiamo estremo bisogno di semplificazione e di maggiore efficacia nei controlli lungo tutta la filiera e anche per le importazioni. Il colonnello Cortellessa e i militari del suo Comando sono per gli operatori biologici onesti la migliore garanzia di un presidio efficace a tutela del mercato che ora potrà operare con ancora maggiore capacità e con il quale FederBio intende collaborare pienamente".