Nel latte per l'infanzia timori per la possibile presenza di salmonella, ma quel latte in Italia non è mai arrivato.

Per fronteggiare la crisi agrumicola è scattato un piano da 10 milioni di euro, ma non tutti sono convinti che quanto previsto sia sufficiente a risolvere la situazione.

Cresce l'export di ortofrutta, ma le analisi di mercato mettono in luce alcune difficoltà.

Nasce la "Treccani del Gusto" e per la promozione del cibo Bruxelles mette a disposizione somme importanti. Un'occasione da non perdere. Intanto è stop agli alimenti a base di insetti.

La stevia si propone sul mercato dei dolcificanti, mentre con la risonanza magnetica si creano reti antifrode per l'olio.

Sono questi alcuni degli argomenti letti sui giornali in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Stop agli insetti

Sul settimanale “Oggi” in edicola il 18 gennaio si torna a parlare degli insetti a fini alimentari, per confermare che ancora non è possibile commercializzarli, in quanto mancano le norme applicative.

La conferma arriva nello stesso giorno fra gli altri da “Il Messaggero”, precisando che si è in attesa delle autorizzazioni alla commercializzazione.

Lo stesso argomento si può leggere sulle pagine di “Libero” che riporta la nota con la quale il ministero della Salute precisa che per ora nessuna specie di insetto ha ottenuto l'autorizzazione prevista a livello comunitario.
 

Il latte e la salmonella

Che per alcune partite di latte per l'infanzia ci fossero problemi sanitari lo si sapeva già da qualche giorno. Ma per qualche incomprensibile ragione la notizia era passata sotto silenzio.
Poi è arrivata una nota di agenzia che si occupava dell'argomento ed ecco tutti a lanciarsi sulla notizia.
E poco importa quale sia l'entità del problema o il fatto che non riguardi l'Italia. L'allarmismo alimentare è sempre di gran moda.

Così il latte francese alla salmonella è diventato argomento di punta per “Repubblica” del 12 gennaio, con qualche sorpresa per i rimproveri che il Governo francese ha rivolto al produttore del latte sotto accusa (il Gruppo Lactalis).

Il giorno seguente è “La Stampa” a tornare sull'argomento per confermare il ritiro da Spagna e Grecia del latte per l'infanzia sospettato della contaminazione con salmonella.

Il Messaggero” del 15 gennaio conferma che in Italia non sono arrivate le partite di latte sospettate di contenere la salmonella e nello stesso giorno “Repubblica” commenta la forte avversione alla notorietà della proprietà di Lactalis, che mai prima di questo episodio era apparsa su stampa o video.

Caustico il commento di “Avvenire” del 16 gennaio, che imputa alla rincorsa dei bassi prezzi lo scadere della qualità delle produzioni casearie.
 

Agrumi in crisi

Chiusa la parentesi sul latte alla salmonella, argomento presto dimenticato dai giornali, l'attenzione si è spostata sulla crisi degli agrumi, contro la quale è scattato un piano da 10 milioni di euro, che prevede fra l'altro il ritiro dal mercato di 4.500 tonnellate di prodotto.

I dettagli si possono leggere il 12 gennaio su “Italia Oggi”, mentre nello stesso giorno “La Sicilia” ricorda che oltre ai problemi di mercato i produttori di agrumi devono fronteggiare gli attacchi del virus "tristeza".

Del piano anticrisi si torna a parlare il 14 gennaio su “Avvenire”, che denuncia la perdita di un terzo degli agrumeti avvenuta negli ultimi quindici anni.

Accorato appello de “La Sicilia”, che il 18 gennaio chiede alla distribuzione organizzata uno sforzo per stimolare i consumi e favorire così una ripresa dei prezzi degli agrumi.

In Sicilia alla crisi degli agrumi, scrive la “Gazzetta del Sud” del 17 gennaio, si aggiunge quella di frutta e verdura a causa della caduta delle quotazioni.
 

Ortofrutta salva con l'export

Alla crisi degli agrumi si contrappongono i buoni risultati conseguiti dal settore ortofrutticolo. Se ne parla il 13 gennaio su “Il Resto del Carlino” che in un'intervista a Marco Salvi di Fruitimprese pone l'accento sulla crescita dell'export, salito del 2,5%, sino a sfiorare in valore i 5 miliardi di euro.

Numeri che tuttavia non coincidono con quelli riferiti da “L'Arena” del 15 gennaio, che pur confermando la crescita in valore delle esportazioni, segnala un calo dei volumi di oltre il 6%. Ma si sa, le statistiche offrono sovente risultati diversi a seconda del punto di osservazione.


I primati delle Dop

E' confermato il primato italiano in quanto a numero di prodotti a marchio di origine, traguardo che ci pone al primo posto in Europa, come evidenzia “Il Messaggero” del 16 gennaio.

Le tante nostre eccellenze dell'agroalimentare hanno ora un importante punto di riferimento nella "Treccani del Gusto", un progetto, spiega “Avvenire” del 12 gennaio, che si pone l'obiettivo di valorizzare la cultura del cibo italiano.

Non a caso l'iniziativa prende avvio nel 2018, anno del cibo italiano e “Il Mattino” del 13 gennaio, con una punta di orgoglio di campanile, tiene a precisare che la Campania in questo campo si colloca ai primi posti.

Fra le nostre Dop di successo c'è poi il formaggio Asiago che ha chiuso il 2017 con un aumento della produzione del 4,8%. Lo scrive il 18 gennaio “Il Giornale di Vicenza”, precisando che ad aumentare sono state anche le vendite (+19,1%) e le quotazioni (+8%).


Soldi in arrivo

Tante eccellenze meritano di essere promosse sui mercati internazionali e a questo proposito sono di aiuto le risorse messe in campo da Bruxelles per la promozione.
Per queste iniziative sono disponibili 169 milioni di euro, ma le domande per usufruirne, avverte “Italia Oggi” del 16 gennaio, vanno presentate entro il 12 aprile.

Non soldi, ma agevolazioni fiscali sono quelle riservate all'enoturismo. Lo spiega il 15 gennaio “Italia Oggi” parlando della manovra di bilancio, nella quale è prevista per questa attività una tassazione forfettaria sul 25% del reddito complessivo, che si accompagna ad una detrazione del 50% dei rimborsi Iva.

Ancora su “Italia Oggi”, del 17 gennaio in questo caso, una breve notizia informa dell'avvio della piattaforma per il credito alle Pmi (piccole e medie imprese) del settore agricolo. Ci si attende possa mobilitare circa un miliardo di euro.


Innovazione

Con la “Nuova Sardegna” del 15 gennaio ci spostiamo nei laboratori di ricerca del Cnr di Sassari dove si è messo a punto un metodo innovativo che utilizza la risonanza magnetica per conoscere caratteristiche e provenienza dell'olio extravergine. La promessa è quella di smascherare ogni tentativo di frode.

Analogo scopo ha la tracciabilità isotopica della quale parla il “Corriere dell'Umbria” del 17 gennaio, che si prefigge di tracciare con certezza la provenienza del tabacco Virginia Bright.
 

Il mais e la stevia

Non mancano le curiosità, come quella riportata fra le "buone notizie" del “Corriere della Sera” del 16 gennaio. Nelle sue pagine si racconta la vicenda di una persona che ha riscoperto fra gli antichi mestieri quello dell'intrecciare le foglie di mais. Dalle sue mani escono borse e borsette molto apprezzate.

Altra esperienza è quella raccontata da “Il Giorno” a proposito di un'azienda suinicola all'avanguardia che dalle deiezioni animali recupera biogas e dai liquidi che ne rimangono coltiva alghe.

Novità in vista nel mondo dei dolcificanti. In Sicilia è stato siglato un accordo per la produzione di stevia, pianta aromatica originaria del Sud America, dalla quale si ricava un sostituto dello zucchero. Se ne parla il 17 gennaio su “Italia Oggi”.

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