Il commissario europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo sostenibile, Phil Hogan, ha presentato i risultati della consultazione pubblica sulla modernizzazione e la semplificazione della Pac, la Politica agricola comune.
Per i cittadini europei la politica agricola deve continuare ad essere gestita a livello europeo, mentre il sostegno agli agricoltori e la protezione dell'ambiente devono essere gli obiettivi principali.

Quanto è emerso dai pareri di oltre 320mila tra addetti ai lavori, cittadini e organizzazioni non governative è, appunto, che l'Unione europea deve proseguire il suo intervento nel campo delle politiche agricole. A rispondere, però, sono stati in larghissima parte cittadini tedeschi, seguiti a grande distanza da francesi e italiani.
 

I numeri della consultazione

L'obiettivo della consultazione, indetta il 2 febbraio e chiusa il 2 maggio, era quello di massimizzare il contributo che la Pac può dare al raggiungimento delle dieci priorità della Commissione (tra queste rientrano ad esempio l'occupazione, la crescita e gli investimenti, ma anche l'unione dell'energia ed il clima) e degli obiettivi di sviluppo sostenibile (i cosiddetti Sustainable development goals).

La Commissione ha ricevuto 322.912 risposte. Quasi metà di queste (147.142, ovvero più del 45%) sono arrivate dalla Germania. Rispettivamente seconda e terza la Francia e l'Italia, l'una con 40.390 risposte al questionario (il 12,51%), l'altra con 38.425 (l'11,9%). All'ultimo posto Malta: appena 40 questionari compilati.
Solo il 7% delle risposte sono arrivate da persone impiegate direttamente nel settore dell'agricoltura. Il 61% dei partecipanti al questionario erano imprenditori privati, seguiti da associazioni di commercio, affari o professionisti (12%) e organizzazioni non governative (11%).
 

I risultati del questionario

Nei giorni scorsi la Commissione europea ha reso noti gli esiti della consultazione. I cittadini europei - si apprende dalla relazione della Commissione - ritengono che la politica agricola debba continuare ad essere gestita a livello europeo e il sostegno agli agricoltori e la protezione dell'ambiente dovrebbero essere i suoi principali obiettivi. Questo appare principalmente dalla consultazione pubblica che in tre mesi ha ricevuto 322mila contributi da una vasta gamma di parti interessate, compresi agricoltori, singoli cittadini e organizzazioni non governative.

I risultati dell'analisi di consultazione condotta dalla Commissione saranno utilizzati per sviluppare una comunicazione contenente proposte legislative concrete per modernizzare e semplificare la Pac.
 

"Una tappa importante verso il futuro della Pac"

Il Commissario europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, ha aperto la conferenza di presentazione dei risultati della consultazione. "Viviamo un'altra tappa importante - ha commentato Hogan - verso il futuro della Politica agricola comune e questa è un'opportunità per le parti interessate di contribuire maggiormente al dibattito. La risposta del pubblico alla consultazione dimostra il livello di interesse che esiste per la Pac, una politica che continua a sostenere un vivace settore agricolo, per garantire la produzione di alimenti sicuri e di alta qualità a 508 milioni di cittadini europei, e ad investire massicciamente nelle zone rurali".
 

La Pac dagli anni Sessanta ad oggi

La Politica agricola comune dell'Unione europea è stata istituita nei primi anni Sessanta per raggiungere gli obiettivi fissati nel Trattato di Roma del 1957.
La Pac mira ad aumentare la produttività dell'agricoltura, assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola (in particolare al miglioramento del reddito individuale di coloro che lavorano nell'agricoltura), stabilizzare i mercati, garantire la sicurezza dell'approvvigionamento ed assicurare prezzi ragionevoli nelle consegne ai consumatori.

Negli ultimi anni la Pac è stata al centro di diverse riforme. I settori della sanità, del commercio, della economia bio, dell'economia circolare e dell'economia digitale rappresentano le nuove frontiere verso le quali è destinata a muoversi la Politica agricola comune nei prossimi anni.