Francesco Miari Fulcis è stato confermato presidente di Confagricoltura Toscana fino al 2019.

La rielezione è avvenuta all'unanimità in occasione dell'assemblea regionale di Confagricoltura che si è tenuta martedì 6 dicembre alla Certosa di Pontignano a Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, alla presenza di Luigi Mastrobuono, direttore generale di Confagricoltura nazionale.

Miari Fulcis, imprenditore e titolare della Fattoria di Maiano di Firenze, comincia il suo secondo mandato insieme ai vicepresidenti Antonio Tonioni, frutticoltore aretino anche lui riconfermato, e Nicola Ciuffi, senese e allevatore di bovini da carne.

"Sono felice di questa riconferma e orgoglioso di rappresentare ancora i nostri agricoltori nei prossimi anni" ha dichiarato Miari Fulcis.

Nella sua relazione introduttiva il presidente di Confagricoltura Toscana ha posto l'attenzione su una situazione economica ancora difficile: "Non possiamo considerare il 2016 - ha detto - un anno di svolta se non fosse per un continuo riconoscimento delle nostre esportazioni in termini di valore e qualità. Quasi tutte le produzioni hanno risentito della concorrenza, in molti casi sleale, che si sta perpetrando sia livello europeo che mondiale. La protezione e valorizzazione delle tipicità locali è sempre più difficile da attuare ed i mercati mancano di quella attenzione che forse ci dovrebbe permettere di avere maggiore valore aggiunto."

Miari Fulcis ha poi sottolineato il ruolo delle aziende agricole nella tutela e salvaguardia del paesaggio toscano sostenendo che bisogna giocare d'anticipo e rivendicare con forza il ruolo di aziende e fattorie che rappresentano, con i i loro prodotti, una Toscana bella, operosa, produttiva, i veri ambasciatori della Toscana nel mondo.

Il presidente di Confagricoltura Toscana ha poi richiamato il necessario intervento delle istituzioni pubbliche e in particolare della regione Toscana e il ruolo centrale del Psr.

Fra gli argomenti discussi anche l'annoso tema della legge sulla caccia che non ha prodotto risultati.
"La legge obiettivo varata per il contenimento degli ungulati - ha continuato - si sta dimostrando inefficace per la scarsa se non nulla collaborazione prestata dai cacciatori e per una legge nazionale che pone limitazioni tanto insuperabili quanto anacronistiche. Vincoli non più accettabili se vogliamo che la gestione della fauna selvatica sia compatibile con un esercizio economico dell'attività agricola. Non possiamo subordinare l'attività di impresa agricola ad un fuorviante ambientalismo e agli interessi dei cacciatori che causa infatti nient'altro che fenomeni di abbandono di vasti territori ed ulteriori marginalizzazioni delle aree rurali con conseguenze decisamente negative sul piano economico, sociale, ambientale e della sicurezza dei cittadini visto il numero di incidenti stradali causati dalla fauna selvatica

Invece un elemento positivo, ha spiegato Miari Fulcis, riguarda le attenzioni nell'ultimo periodo verso le filiere dove Confagricoltura è riuscita a far imporre semplificazioni, premiabilità verso gli agricoltori e aumento delle risorse disponibili per ogni singolo progetto. Tra questi risultati anche il rifinanziamento integrale delle domande agroambientali, nella fattispecie il biologico, a gran voce richiesto dal settore agricolo, che Miari Fulcis considera un esclusivo successo di Confagricoltura.

Il presidente ha poi concluso con un riferimento al futuro dell'associazione in termini di rappresentanza femminile.
"Nell'ambito del profondo processo di cambiamento economico sociale e culturale che interessa il paese ed il comparto agricolo - ha dichiarato -non può prescindere da una maggior presenza ufficiale delle nostre imprenditrici toscane che sosterrò in ogni modo affinché partecipino a tutti gli effetti e con le loro specifiche virtù in Confagricoltura donna attraverso la sezione Toscana che mi auguro possa essere inaugurata quanto prima".