Gli Stati Ue non decidono sul glifosato e la Commissione europea avanza d’ufficio con un’autorizzazione alla sostanza chimica per altri 18 mesi, fino a fine 2017. La scadenza era fissata al 30 giugno 2016.

Rinnovo di massimo 18 mesi
La Commissione europea si appresta a rinnovare di massimo 18 mesi l'autorizzazione del glifosato, la sostanza chimica usata come erbicida, attraverso degli atti legislativi in attesa del parere definitivo dell'Agenzia europea per la chimica, l'Echa. In favore di questa proposta si sono pronunciati nell’ultima riunione del Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi - sezione fitosanitari - (Paff) a Bruxelles 19 Stati Ue, 7 si sono astenuti (Italia, Germania, Bulgaria, Austria, Grecia, Lussemburgo e Portogallo), mentre Malta e Francia hanno votato contro.

Effetto Brexit
Fonti Ue riferiscono che il provvedimento avrebbe dovuto essere discusso ieri nel collegio dei commissari europei, ma causa il dibattito sulla Brexit, è stato deciso di procedere tramite una procedura scritta interna. Il regolamento comunitario prevede che, se nessun commissario reagisce negativamente al testo, la Commissione europea può varare la decisione entro il 30 giugno, quanto scade l'autorizzazione per il rinnovo.

Attenzione ai "coformulanti"
Enrico Brivio
, portavoce del commissario Ue alla Salute, fa sapere che la Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di concentrare la loro attenzione sui "coformulanti" ovvero le sostanze che vengono aggiunte al glifosato per renderlo attivo, a partire dal divieto per la tallovamine (POE-tallow amine), sostanza considerata tossica. Condizioni più restrittive all'uso sono previste anche per parchi pubblici e parchi giochi

30 giugno scadeva autorizzazione
L'autorizzazione del glifosato è scaduta a giugno 2012 ma la Commissione Ue l'ha già prorogata due volte, nel 2011 e nel 2015. Il prossimo 30 giugno sarebbe dovuta scadere l'autorizzazione attuale. La decisione attuale della Commissione europea evita la situazione in cui gli Stati membri avrebbero avuto 6 mesi per esaurire le scorte ancora in vendita e un massimo di 18 mesi, in totale, per fare uso di quelle già acquistate. 

Il nodo scientifico
A marzo dello scorso anno l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), organo dell'Organizzazione mondiale della sanità, aveva classificato il glifosato come "probabilmente cancerogeno" per gli esseri umani. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha contraddetto lo Iarc nel novembre del 2015, definendo il glifosato "probabilmente non cancerogeno"

Che cos'è il glifosato
Presente in oltre 750 diserbanti, il glifosato è una sostanza attiva brevettata nei primi anni '70 dalla Monsanto ed utilizzata come erbicida ad ampio spettro ed è presto diventato una delle sostanze più vendute. Allo scadere del brevetto, nel 2000, il glifosato è stato commercializzato da molteplici aziende e diverse centinaia di prodotti fitosanitari contenenti glifosato sono attualmente registrati in Europa per l'utilizzo nel settore agricolo. Il prodotto è diffuso soprattutto nei paesi che permettono la coltivazione degli organismi geneticamente modificati, poiché le piante Ogm sono resistenti alla sostanza e ne permettono l'utilizzo senza danni evidenti anche dopo la semina.