E' stato presentato venerdì 19 giugno da Unioncamere Veneto, nell'ambito dell'incontro “Servizi di innovazione a sostegno delle imprese e delle start up” Adria Incubator, un progetto riguardante un incubatore virtuale per aiutare Pmi e start up agroalimentari e turistiche dei Paesi europei della sponda adriatica ad innovarsi e a digitalizzarsi. L'iniziativa sta per approdare sul web grazie ai fondi europei stanziati nell'ambito del progetto Adria footouring.

La nuova piattaforma fungerà da punto di accesso ai servizi di informazione, destinati all'innovazione, di formazione per l'acquisizione delle digital skills e di consulenza legale, finanziaria e di marketing. L'incubatore consentirà inoltre di ottenere online una certificazione di prodotto e, attraverso una community, favorire la nascita di idee creative da concretizzare in progetti di innovation finanziati con fondi Ue nazionali e regionali.

L'obiettivo è quindi condividere competenze e informazioni che consentano la creazione di un'unica grande rete di imprese in grado di unire le sponde dell'Adriatico. Unioncamere Veneto ha offerto ad aziende e partner dell'iniziativa una sessione di formazione sugli incubatori fisici di maggiore successo in Italia come H-Farm e Aquila Cube.

Una dimostrazione delle best practice made in Italy in materia di innovazione è arrivata da Innovation Square, progetto riminese che, grazie all'esperienza di M31, porterà a Rimini un luogo dedicato ad ospitare eventi e attività, oltre a un acceleratore dedicato alle imprese turistiche innovative. Sono stati poi proposti i case study di Grow the Planet e travel appeal, due giovani start up incubate in H-farm, che hanno tenuto una lezione sulle possibilità offerte dal mondo del web e dei social media per far partire imprese innovative legate al food e al turismo, settori strategici del marketing territoriale.

La tecnologia può modificare il modo di lavorare – ha dichiarato Fernando Zilio, presidente di Unioncamere Veneto – il ritardo accumulato negli anni dall'Italia nella digitalizzazione delle attività produttive rappresenta una zavorra che rischia di ritardare il percorso di sviluppo delle nuove imprese. La competizione globale oggi si gioca in rete, per questo motivo siamo convinti che nel prossimo futuro strumenti di innovazione, come l'incubatore Adriafootouring, costruiscano un vantaggio e un'opportunità ma anche una questione di sopravvivenza del nostro sistema economico”.

Il progetto ci vede ente capofila e consentirà alle imprese di poter spingere l'acceleratore sulla leva del rilancio economico grazie al sistema virtuale dell'incubatore – spiega il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco cibo e turismo rappresentano un binomio vincente, una possibilità di crescita, un volano per la nostra economia e delle fondamentali leve strategiche per il marketing territoriale, ma devono essere supportate dall'innovazione e presentare elevati standard qualitativi”.

In Italia il numero di imprese tecnologiche innovative è stimato nell'ordine di 3700 unità – ha poi infine ricordato Gianluigi Cogo, digital champion di Venezia – un numero impressionante che ha costretto anche il legislatore a rincorrere processi di semplificazione per consentire a questo impressionante bacino di creatività e di competitività di crescere e svilupparsi con meno vincoli burocratici. E' necessario ora creare piattaforme di incontro tra associazioni di categoria, università, start up per aumentare l'innovazione delle aziende venete e contaminare in primis anche le Pmi”.

Il progetto Adria Footouring, attivato nell'area adriatica, è stato finanziato dal programma Ipa Adriatico con oltre 2 milioni di euro di fondi comunitari e sarà attivo fino a luglio 2015.