Ieri la Fondazione del Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn) ha presentato al Parlamento europeo il suo nuovo policy paper sulle diete sostenibili. Il paper del Bcfn è l'ultimo di una serie di iniziative rivolte alle istituzioni dell'Unione europea, con l’obiettivo di creare un sistema alimentare più sostenibile in Europa e nel mondo.
L'europarlamentare Giovanni La Via, presidente della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (Envi) e l'europarlamentare Paolo De Castro, coordinatore S&D della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo (Agri) hanno co-ospitato l'evento "Buono per te, buono per l'ambiente".
Barbara Buchner, direttore della Climate policy initiative e membro dell'Advisory board della Fondazione Bcfn, ha dichiarato: "Ci auguriamo che la nostra ricerca possa stimolare i politici a includere le considerazioni ambientali nella fase di sviluppo delle linee guida sull'alimentazione. Il nostro modello mostra che i cibi più salutari, che dovrebbero essere consumati più spesso, sono anche quelli che hanno un minore impatto ambientale".

Il Bcfn invita la Commissione europea a proseguire i suoi sforzi attraverso la pubblicazione della comunicazione "Costruire un sistema alimentare europeo sostenibile" e il Parlamento europeo a sostenere questa azione di sensibilizzazione sull'ambiente e sui benefici per la salute delle diete sostenibili. Infine, il Bcfn raccomanda di ampliare le conclusioni 2014 del Consiglio sull'alimentazione e sull'attività fisica, per tener conto del contributo economico e ambientale delle diete sostenibili, come la dieta mediterranea.

Tra i partecipanti si annoverano membri del Parlamento europeo: l'europarlamentare Paul Rübig, presidente dello Science & Technology Options Assessment (Stoa), l'europarlamentare Anja Hazekamp, membro del Gruppo direttivo per l'Alimentazione sostenibile, nonché rappresentante della Commissione europea e del Consiglio; Michael Flueh, rappresentante della Direzione generale Sanità e Sicurezza alimentare e l'ambasciatore Marco Peronaci, vice rappresentante permanente dell'Italia presso l'Ue. Duncan Williamson, senior advisor sulla Politica alimentare del Wwf, ha presentato il contributo della società civile.
"La mia speranza è che la scienza e la volontà di cambiamento a cui abbiamo assistito oggi portino ad un'azione istituzionale," ha affermato l'europarlamentare Giovanni La Via. Secondo il presidente dello Stoa, Paul Rübig, "E' una realtà scientifica che i modelli di produzione e di consumo oggi mettano a repentaglio non solo la capacità del pianeta di produrre abbastanza cibo nutriente per il futuro, ma anche la salute umana".

Il Gruppo direttivo per l'Alimentazione sostenibile del Parlamento europeo, presieduto dai deputati Bart Staes e Sirpa Pietikäinen, gode già del sostegno di oltre 60 europarlamentari. "Abbiamo già richiesto attivamente alla Commissione di pubblicare la sua comunicazione", ha affermato l'europarlamentare Anja Hazekamp, membro del Gruppo. "Alimentazione sostenibile non significa solo spreco alimentare, etichette, certificati o norme di produzione, significa anche diete. Una dieta sostenibile riduce il consumo di prodotti di origine animale, che hanno un impatto sproporzionato sulle risorse del pianeta, sull'ambiente e sul riscaldamento globale".
Per l'europarlamentare Paolo de Castro, "Mostrare che questo tema merita e necessita dell'attenzione politica è un primo passo fondamentale. Sempre di più, l'industria alimentare, la società civile e i rappresentanti scientifici reclamano un sistema alimentare migliore. Questo è un importante spunto di riflessione perché le istituzioni dell'Unione europea uniscano le proprie forze e affrontino questa sfida nel miglior modo possibile".