I politici e gli addetti del settore biologico, a livello europeo, nazionale e regionale, sostengono all’unisono che l’Ue deve offrire sostegno allo sviluppo del settore biologico in tutta Europa per raggiungere un sistema agricolo sostenibile a beneficio delle popolazioni e del pianeta."Il nostro obiettivo è creare un modello sostenibile di agricoltura basato sulla tipicità, competitività e innovazione. In questo ambito, l’agricoltura biologica è un settore strategico per l’Italia e l’Europa". È questo il messaggio di Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole in Italia, in occasione dell’8° European organic congress che si sta svolgendo a Bari da ieri e che si concluderà domani, 12 settembre. "Vogliamo sfruttare la Presidenza italiana del Consiglio europeo - ha aggiunto Martina - per lanciare la proposta di un nuovo regolamento Ue. Un’altra data decisiva per l’intera industria alimentare e per promuovere nuove sfide sarà l’Expo 2015, evento di riflessione collettiva su problematiche cruciali quali la sicurezza alimentare".

Alina-Stefania Ujupan, vice capo gabinetto per Dacian Ciolos, l'uscente commissario europeo dell’agricoltura e sviluppo rurale, ha affermato: "Il settore biologico ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e c’è ancora ampio margine di crescita soprattutto se rimane salda la fiducia dei consumatori. Il pacchetto biologico proposto dalla Commissione intende migliorare il quadro in cui il settore biologico può svilupparsi". Riferendosi alle preoccupazioni degli addetti del settore biologico secondo cui il nuovo regolamento potrebbe inficiare lo sviluppo, Paolo De Castro, membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del parlamento europeo, (in collegamento da Bruxelles) ha sottolineato: "Il biologico continua a svilupparsi in modo dinamico in tutta Europa. Tuttavia, il parlamento è consapevole delle preoccupazioni nel settore biologico relative alla proposta della Commissione di un nuovo regolamento. Pertanto, vi garantisco una partecipazione attiva del settore in ogni fase del processo per assicurare un regolamento che equilibri principi e fattibilità, e assicuri la crescita continua dell’agricoltura biologica".

"Parlare di agricoltura biologica significa parlare di conversione ecologica dell’economia - ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola - dobbiamo comprendere che preservare la qualità dei terreni, non contribuire ai processi di desertificazione, all’impoverimento della terra è un compito di tutti, che chiama in causa anche il mondo delle organizzazioni agricole affinché possano essere all’avanguardia in questa battaglia".

Il tavolo dei relatori

Cosimo Lacirignola, segretario generale del Ciheam e direttore dell’Istituto di Bari, co-organizzatore dell’evento, ha dichiarato: "I numeri confermano che il biologico rappresenta una grande opportunità non solo per l'agricoltura italiana, ma anche per l'Europa e per il Bacino del Mediterraneo. Produrre più cibo inquinando di meno è la sfida globale che deve essere affrontata attraverso una crescita intelligente. Ed è appunto questo il compito che, da molti anni, svolge il Ciheam: adeguare la conoscenza ai bisogni del territorio".

Arie van den Brand, del Groupe de Bruges e Arc 2020, ha affermato: "Arc 2020 vede nell’agroecologia una grande opportunità di incontro per agricoltori, ricercatori e attivisti. L’approccio agroecologico può essere applicato ovunque nel sistema alimentare, dal lavoro pratico che lega scienza e agricoltura nell’ambito del Partenariato europeo per l’Innovazione alle filiere corte tra produttori e consumatori. Svolgendo il nostro ruolo nell’unire produttori, scienza e movimenti sociali, possiamo lavorare insieme per aiutare l’Europa a sviluppare una politica agroalimentare coerente e olistica che funzioni realmente a beneficio di tutti i suoi cittadini".

Il presidente dell’Ifoam Ue, Christopher Stopes, ha sottolineato la necessità di sostenere le buone iniziative con gli strumenti adeguati per la loro piena attuazione: "La Commissione ha rinnovato il proprio impegno nei confronti dell’agricoltura biologica lanciando un nuovo programma operativo europeo sottolineando l’importante ruolo svolto dalla produzione biologica per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura. È pertanto fondamentale che la Commissione e gli Stati membri attuino un piano concreto per stimolare la crescita della produzione biologica in Europa. Tutto ciò può essere realizzato avviando un programma biologico innovativo nell’ambito di Horizon 2020, linee di ricerca transnazionali, fornendo supporto alla produzione biologica nel nuovo programma di sviluppo rurale e un approccio equilibrato allo sviluppo del regolamento biologico europeo lavorando in sintonia con i decisori politici".