L'iniziativa mira a formare almeno trenta agricoltori professionisti sull'uso di questi nuovi modelli e tecniche di gestione. Verranno inoltre fatte delle raccomandazioni per la messa a punto di politiche agricole e ambientali a livello regionale, nazionale ed europeo. L'introduzione di moderni sistemi di irrigazione ha reso possibile l'agricoltura in aree aride e semi-aride, portando significativi benefici economici. Soltanto nella regione settentrionale spagnola della Navarra, 22.300 ettari sono stati già trasformati in terre irrigate e ulteriori 30.000 ettari sono stati già pianificati. Simili cambiamenti nell'uso del suolo possono avere un effetto significativo sulle emissioni di Ghg. L'agricoltura è responsabile del 20% del totale delle emissioni di gas serra, senza prendere in considerazione il consumo di energia associato. Queste emissioni hanno origine soprattutto dalla fermentazione e ossidazione della materia organica e dei composti azotati.
Il Co2 atmosferico è usato dalle piante per crescere. Quando esse muoiono, il carbonio può filtrare nel suolo. La coltivazione di questi terreni può essere ottimizzata per impedire che una parte di questo carbonio ritorni nell'atmosfera sotto forma di Co2, una delle cause principali del riscaldamento globale e del cambiamento climatico. "Negli ultimi dieci anni abbiamo lavorato sui processi coinvolti nell'incorporare e stabilizzare la materia organica nel suolo" dice la ricercatrice Upna Paloma Bescansa. "Un nuovo approccio è collegato all'aumento del biossido di carbonio nell'atmosfera e al tenere parte di quel Co2 nel suolo, nella materia organica immagazzinata".
Il ricercatore Upna Iñigo Virto dice: "Se il suolo guadagna materia organica, non solo esso può parzialmente impedire quel ritorno di Co2 verso l'atmosfera, ma può anche offrire vantaggi dal punto di vista della fertilità del suolo e per aiutare a ridurre l'erosione. L'agricoltura, con differenti sistemi di gestione, può influenzare l'intero processo e, nel caso dell'irrigazione, il suolo può essere in grado di trattenere più carbonio". RegaDiox è un consorzio composto dal Gruppo di gestione del suolo dell'Università pubblica della Navarra (Upna), l'Istituto della Navarra di tecnologie e infrastrutture agroalimentari (Intia) e la Fondazione per lo sviluppo rurale in Navarra (Fundagro). L'Ue sta finanziando il progetto con 468.332 euro attraverso il programma Life della Commissione.
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Fonte: Cordis