I 2,9 miliardi di euro che chiedono i Comuni, a copertura del mancato introito della seconda rata dell’Imu, non dovranno certo essere pagati dagli agricoltori. La soluzione andrà trovata fuori dal perimetro delle imprese, nell’ambito dei conti pubblici”.
È questo il commento di Confagricoltura alla riunione, tenutasi ieri, dell' Ufficio di presidenza dell' Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci).

Del decreto Imu non si sa ancora nulla e la cosa preoccupa ed alimenta la confusione" osserva l’Organizzazione.
Confagricoltura chiede di "discutere complessivamente della fiscalità agricola, prima che venga approvata la legge di Stabilità  che, dal 2014, prevede tasse su fabbricati, terreni edificabili, terreni agricoli, Tasi e Tari. Se ci aggiungiamo la seconda rata del 2013 le imprese agricole saranno le prime della classe in quanto a peso fiscale”.