"La difficoltà di spesa dei fondi comunitari da parte di alcune Regioni italiane rappresenta purtroppo una costante che si ripete da diverso tempo, e non solo in agricoltura, nonostante le numerose iniziative intraprese per accelerare la spesa".

Così il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Saverio Romano interviene in merito allo stato di avanzamento dei Piani di sviluppo rurale.

"In ogni caso, anche quest'anno faremo di tutto, insieme alle Regioni, per raggiungere l'obiettivo programmato per il 31 dicembre 2011, quantificato in 871 milioni di euro di spesa complessiva, corrispondente a 475 milioni di euro di fondi comunitari".

Il ministro ha ricordato di aver inviato, nel luglio scorso, alla Conferenza Stato Regioni un dettagliato rapporto della spesa di ciascun programma, insieme a proposte concrete per recuperare i ritardi accumulati, proprio per tenere alto il livello di attenzione sul tema.

"Tra le azioni suggerite – ha proseguito il ministro – la semplificazione delle procedure di controllo ed erogazione degli aiuti, il miglioramento del rapporto con il sistema bancario, la realizzazione di progettualità condivise, tra ministero e Regioni, da realizzare nel breve periodo. Di queste ed altre iniziative parlerò agli assessori regionali all'Agricoltura che convocherò a breve, mentre i tecnici del mio ministero hanno già programmato un incontro per il giorno 23 settembre 2011 con quelli della Commissione europea e di tutte le Regioni per fare il punto della situazione".

"In occasione del mio ultimo incontro con il commissario europeo all'Agricoltura e allo sviluppo rurale, Dacian Ciolos, ho parlato anche di come migliorare la programmazione dello sviluppo rurale, di come semplificare le procedure e rendere più elastica la gestione finanziaria dei programmi, particolarmente complessa per un Paese regionalizzato come il nostro. Il commissario si è mostrato molto attento – ha concluso Romano - a queste problematiche e alla possibilità di prevedere per il futuro un meccanismo di disimpegno da applicare a livello nazionale e non regionale".