"Cresce dello 0,6% il Pil, ma non per l’agricoltura. La crisi economica in atto continua a far sentire in pieno i suoi effetti sul settore agricolo".
Lo sottolinea con preoccupazione la Confagricoltura analizzando la stima preliminare del Prodotto interno lordo (Pil), diffusa dall’Istat, che conferma, per il terzo trimestre 2009, una diminuzione del valore aggiunto dell’agricoltura, in controtendenza rispetto ai settori dell’industria e dei servizi che registrano segnali di ripresa.
 
La flessione dell’agricoltura, ricorda Confagricoltura, interrompe la ripresa produttiva del settore, che aveva caratterizzato specie il 4° trimestre 2008, quando si era registrata una crescita del 3,9% del valore aggiunto, a fronte di un calo del 6,1% per l’industria e dello 0,6% dei servizi. Aumenta pertanto l’incertezza sui tempi del ritorno su un sentiero di crescita, in presenza di difficoltà sui mercati che investono tutti i settori: dai cereali ai suini, al latte, ai bovini.
 
“I dati Istat sono - commenta il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni - la riprova della dinamica controciclica dell’agricoltura che assorbe i meccanismi economici in alcuni momenti e poi li restituisce dopo, facendo da ammortizzatore sociale. Quindi le attuali richieste che portiamo avanti sono non solo motivate, ma di vitale importanza per il settore e l’economia del sistema Paese”.