Nel 2005 le aziende agricole italiane appartenenti all’Universo Ue (circa 1,6 milioni) occupano quasi 1,3 milioni di Unità di lavoro (Ula) di cui 199 mila unità di lavoro dipendente (15,6%), con una produzione di 37,9 miliardi di euro, e un valore aggiunto di 22,8 miliardi di euro, valutati ai prezzi di base. Rispetto al 2004, diminuisce dell’11,4% il numero di aziende. Si tenga presente che tale diminuzione dipende in parte
dalla restrizione del campo di osservazione. L’occupazione aumenta invece del 5,6%, mentre si riducono sia la produzione (-4,8%) che il valore aggiunto (-6%).
Osservando la distribuzione delle aziende agricole per classi di Ula, si nota una forte concentrazione nella classe più bassa. Il 10,5% delle aziende produce esclusivamente per l’autoconsumo, mentre appare significativo il peso delle unità produttive multifunzionali, in termini di numerosità (10,2%), Ula (17%), produzione (23,2%) e valore aggiunto (21,9%). Le indagini sono svolte in attuazione di due distinti regolamenti comunitari: il regolamento Cee 2223/96, che introduce il Sistema europeo dei conti nazionali (Sec/95) e il regolamento Cee 79/65 e successive modificazioni, che istituisce la rete di rilevazione contabile europea (Fadn) e prevede la trasmissione alla Commissione europea di dati contabili aziendali. I dati, raccolti su un campione casuale di 23.336 aziende agricole, forniscono le informazioni di base sui risultati economici dell’attività aziendale e consentono di stimare le principali variabili secondo schemi concettuali analoghi a quelli adottati per l’analisi dei risultati economici delle imprese operanti nei settori dell’industria e dei servizi. I risultati si riferiscono alle imprese che svolgono come attività economica prevalente quella agricola. Per la metodologia di rilevazione si veda la nota informativa e per le definizioni il glossario.
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