Lavoro e great resignation, cosa si può fare?

Il sistema lavoro è un apparato complesso, in cui si intrecciano molti interessi e convivono numerosi attori che si trovano in una società molto ricettiva ai cambiamenti a cui però non risponde la normativa. Upa Siena è tornata su argomenti fondamentali per le aziende agricole per analizzare ogni elemento con lo scopo di raccogliere indicazioni da perorare con decisione e lo ha fatto lo scorso 23 ottobre in occasione dell'incontro "Great resignation - Il nuovo archetipo del mercato del lavoro" che si è tenuto al Museo Santa Maria alla Scala a Siena e in live streaming sul canale YouTube di Confagricoltura Siena nell'ambito della rubrica Detto e Fatto.

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Welfare aziendale, la produttività, il sistema assistenziale, la normativa, il mercato del lavoro, la formazione questi alcuni dei temi centrali, ma non soltanto. Sui mercati si sentono ancora gli effetti della pandemia e dell'attuale congiuntura economica, ed emergono tanti interrogativi.

Il problema della carenza di manodopera, secondo l'organizzazione agricola, non è legato a un aspetto di una norma o di un decreto ma è una problematica molto più aperta: il sistema non dà più un certo tipo di risposte.

Forse il fenomeno della great resignation, che vede un numero crescente di persone lasciare il lavoro, in agricoltura c'è già da tempo e non ce ne siamo accorti. A sollevare il dubbio è stata la direttrice generale di Confagricoltura Annamaria Barrile, spiegando che si tratta di un fenomeno non lontano dal settore agricolo: "se teniamo conto di quanto difficile sia il reperimento di manodopera qualificata per le nostre imprese da una parte e di quanto grasse siano le fila dei disoccupati in agricoltura".

È forse "un tema di disaffezione rispetto alla fatica dell'agricoltura che sperimentiamo da tempo. Credo che anche e soprattutto in agricoltura sia opportuno fare una riflessione su come rendere attrattivo un comparto ed un lavoro che traina l'export italiano che traina il Pil. Ci sono sicuramente degli strumenti che dobbiamo valutare di introdurre nel contratto collettivo nazionale di lavoro per contemperare le esigenze di aumento della produttività agricola cui siamo chiamati con senso di responsabilità anche alla luce della situazione internazionale e del benessere dei nostri lavoratori".

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Il questionario proposto da Upa Siena alle aziende agricole associate aiuta a capire le criticità che riguardano il lavoro agricolo

(Fonte: Upa Siena)

Il paradosso dei posti di lavoro

Non si tratta di una criticità del solo settore agricolo per Nicola Vasai, direttore di Rtv38, i numeri parlano chiaro ed evidenziano un mismatch, un disequilibrio, una distanza tra domanda e offerta di lavoro, un paradosso che si viene a creare in vari settori.

E un altro paradosso è quello che ha segnalato Luca Toschi, direttore del Centro Ricerche Scientia Atque Usus per la Comunicazione Generativa, Ets Università degli Studi di Firenze. "La comunicazione ormai è un paradosso vivente" ha detto Toschi spiegando che nella società della conoscenza "sembra che la comunicazione sia l'elemento caratterizzante ma tutti hanno un problema di comunicazione".

La great resignation deriva da un mix di politica economica, come ha spiegato Andrea Roventini, professore di Economia all'Istituto Sant'Anna di Pisa, che ha citato alcuni dati: "Secondo l'Ocse l'Italia è l'unico Paese sviluppato in cui negli ultimi trent'anni i salari non sono cresciuti, secondo l'Istat nell'ultimo anno i salari reali sono calati del 7,6% mentre altri Paesi europei, per esempio Francia, Spagna e Germania, hanno protetto molto di più il potere d'acquisto dei lavoratori. Siamo in una situazione in cui tutte queste riforme strutturali del lavoro hanno fondamentalmente compresso i salari e aumentato la precarietà dei lavoratori".

Scarica la locandina dell'evento

Questo è solo un estratto dell'evento. Per scoprire le cause, gli effetti e le soluzioni alla great resignation guarda il video sul canale YouTube di Upa Siena

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• Martedì 7 novembre 2023, ore 14:30 - Il mercato dei crediti di carbonio, quanto ne sappiamo? - Scopri di più

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