L’Istat presenta i risultati economici del settore agricolo per gli anni 2003 e 2004 relativi all’universo delle aziende agricole stabilito dall’Unione europea (Universo Ue).
Le stime sono state elaborate per la prima volta sulla base dei risultati della Rilevazione sui risultati economici delle aziende agricole (Rea) e della Rilevazione della rete contabile agricola (Rica) condotte in collaborazione con l’Istituto nazionale di economia agraria (Inea), attraverso modalità coordinate con le Regioni e le Province autonome.

Le indagini sono svolte in attuazione di due distinti regolamenti comunitari: il regolamento CEE 2223/96, che introduce il Sistema europeo dei conti nazionali (SEC/95) e il regolamento CEE 79/65 e successive modificazioni, che istituisce la rete di rilevazione contabile europea (FADN) e prevede la trasmissione alla Commissione europea di dati contabili aziendali (scheda CEE).
I dati, raccolti su un campione casuale di 24.862 aziende agricole, forniscono le informazioni di base sui risultati economici dell’attività aziendale e consentono di stimare le principali variabili secondo schemi concettuali analoghi a quelli adottati per l’analisi dei risultati economici delle imprese operanti nei settori dell’industria e dei servizi.

Principali risultati
Nel 2004 le aziende agricole italiane appartenenti all’Universo Ue (circa 1,8 milioni) occupano circa 1,2 milioni di unità di lavoro (Ula) di cui 198 mila unità di lavoro dipendente (16,4%), con una produzione di 39,8 miliardi di euro e un valore aggiunto di 24,3 miliardi di euro, valutati ai prezzi di base3.
Rispetto al 2003, diminuisce del 6% il numero di aziende e del 12,5% l’occupazione ma aumenta il valore della produzione (+3,7%) e il valore aggiunto (+2,0%).
Nonostante sia stato considerato l’Universo Ue, la rilevazione conferma l’elevatissimo numero di piccole aziende agricole: il 79,8% delle aziende totali hanno meno di una Ula, coprono solo il 23,9% della produzione totale e il 24,7% del valore aggiunto complessivo.
Inoltre, le aziende agricole con meno di 10.000 euro di fatturato siano il 72,9% del totale, esse occupano appena il 10,3% del lavoro dipendente e determinano il 10,7% della produzione e il 10,1% del valore aggiunto complessivo.
In Italia prevalgono le aziende specializzate (85,5%) che utilizzano l’83,5% delle Ula e determinano l’85,8% della produzione e l’85,9% del valore aggiunto. E’ elevato il numero di aziende che producono esclusivamente per l’autoconsumo (15,6%), mentre è rilevante il peso di quelle multifunzionali, in termini di numerosità (10,3%), Ula (18%), produzione (24,4%) e valore aggiunto (23,4%).

Per informazioni: Istat - Servizio Statistiche sull’Agricoltura Via A. Ravà, 150 – 00142 Roma Tel. 06 46734757