L’Istat presenta i principali risultati della rilevazione sulla struttura e le produzioni delle aziende agricole con riferimento all’annata agraria 1° novembre 2004 - 31 ottobre 2005. L’indagine è stata eseguita in collaborazione con le Regioni e Province autonome competenti per territorio e in attuazione di diverse normative comunitarie.
Con il questionario (intervista diretta del conduttore aziendale) sono stati rilevati dati sulle diverse coltivazioni e sugli allevamenti, nonché informazioni strutturali sulla forma organizzativa, sulla manodopera impiegata, sui rapporti dell’azienda con il mercato, sulle pratiche ambientali e sulle eventuali attività extragricole condotte in azienda (agriturismo, trasformazione dei prodotti agricoli, ecc.).
Allo scopo di consentire confronti omogenei tra Paesi comunitari, è stato convenzionalmente utilizzato il riferimento all’universo Ue, costituito dall’insieme delle aziende che possiedono almeno un ettaro di Sau o con un
valore della produzione superiore ai 2.066 Euro.

Nel 2005 le aziende agricole operanti in Italia sono circa 1,7 milioni, con una riduzione del 12% rispetto a due anni prima. Il calo del numero delle aziende è stato più rilevante nel Mezzogiorno (-14,5%) e nel Centro (-11,8%); meno marcato al Nord (-5,9%) dove, tuttavia, si era registrata una sensibile flessione tra il 2000 e il 2003 (-16,8%).
Nel complesso, quindi, l’agricoltura italiana ha visto scomparire in cinque anni circa un quinto delle proprie aziende dell’universo Ue. Il trend negativo è stato graduale negli anni per le regioni del Centro, più anticipato al Nord e più ritardato nel Sud. Inoltre, esaminando la distribuzione delle aziende per classi di ampiezza (tavola 2 in allegato) si rileva che la flessione è maggiormente concentrata nella classi fino a 2 ettari e in quelle superiori ai  20 ettari.
Le aziende di media ampiezza, invece, subiscono lievi diminuzioni (classe dai 2 ai 10 ettari) o tendono, addirittura, ad aumentare (classe dai 10 ai 20 ettari).
La superficie agricola utilizzata (Sau), pari a 12,7 milioni di ettari, si riduce solo del 3,1% rispetto al 2003, mentre prosegue l’incremento della dimensione media della Sau aziendale che passa, a livello nazionale da 6,7 ettari del 2003 a 7,4 ettari del 2005 (+10,1%). Rispetto all’ultimo Censimento del 2000 le aziende hanno guadagnato mediamente 1,3 ettari di Sau (+21,2%) con un picco rilevante nel Centro (+1,9 ettari e +28,2%). La dimensione aziendale è in costante crescita dal 2000 al 2005 in tutte le ripartizioni geografiche (grafico 1), anche se persistono le differenze tra il Nord (10,1 ettari), il Centro (8,3 ettari) ed il Mezzogiorno (5,8 ettari).

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