Nel corso del convegno, organizzato da Aipp, Giornate fitopatologiche, Regione Puglia e Arptra (Associazione regionale pugliese dei tecnici e ricercatori in agricoltura), sono stati presentati i bilanci fitosanitari da parte delle regioni Puglia (relatore Agostino Santomauro), Molise (relatori Pardo Tarasca e Giacomo Picone), Basilicata (relatrice Loredana Lanzellotti dell'Alsia) e Campania (relatrice Flavia Tropiano), mentre in sede di conclusioni sono intervenuti Salvatore Germinara (Università di Foggia), con un approfondimento sull'importanza del monitoraggio per la gestione della difesa dalle nottue, Maurizio Vurro (Cnr di Bari), sul problema delle Orobanche, ed Enrico De Lillo (Università di Bari), sulla difficile gestione degli acari e degli eriofidi.
Oltre cento i partecipanti che, dopo aver attentamente seguito gli interventi programmati, hanno dato vita ad un acceso dibattito che ha riguardato l'importanza di avere un disciplinare di produzione integrata equilibrato, praticabile, in grado di garantire un'efficace difesa dalle avversità e che deve essere riconosciuto anche dalla grande discussione.
Tornando ai bilanci fitosanitari, le regioni hanno evidenziato come le primavere piovose degli ultimi due anni hanno provocato problemi nel contenimento delle batteriosi e come, anche nelle regioni del Sud, si sia evidenziata particolarmente critica la limitazione delle dosi di impiego dei prodotti rameici. Globalmente le crittogame, ed in entrambe le annate, non hanno manifestato particolari criticità.
Più problematica la gestione della difesa dagli eriofidi che si sono presentati in modo preoccupante fin da inizio estate e che, nonostante i numerosi interventi chimici, non sono stati adeguatamente contenuti.
Per quel che riguarda la difesa dalle nottue e dalla Tuta absoluta in particolare, è stato evidenziato che questo lepidottero si sta riproponendo in modo importante anche in pieno campo e che la difesa, tenendo conto anche delle peculiarità dei prodotti disponibili, è subordinata ad un corretto posizionamento dei trattamenti. In questo senso di grande importanza sono i monitoraggi sul territorio da parte dei tecnici, che consentono di seguire lo sviluppo fenologico delle nottue, consentendo un ottimale posizionamento dei trattamenti.
Il futuro passa quindi attraverso la professionalità e la disponibilità dei tecnici e per questo è auspicabile che anche i nuovi Piani di sviluppo rurale possano dare un adeguato spazio alla attività di monitoraggio.
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