Percorrendo l’Italia da nord a sud, anche quest’anno una delle problematiche più presenti e spesso sottovalutata dagli agricoltori è il Mal del piede dei cereali.
Questa patologia si evidenzia con imbrunimenti della zona del colletto.
Gli attacchi precoci sulle piantine appena nate sono meno diffusi, ma facilmente riconoscibili: essi ostacolano lo sviluppo iniziale e l’accestimento delle piantine e possono causarne anche la morte, provocando diradamenti più o meno evidenti nei campi.
Gli attacchi più tardivi, che si manifestano nella fase di fine accestimento e levata, sono invece molto più frequenti ma meno evidenti perché l’attacco dei funghi non porta alla morte della pianta, ma causa una riduzione della traslocazione delle sostanze all’interno del culmo, riducendo lo sviluppo radicale, della spiga (fino al disseccamento completo nei casi più gravi) costituendo una importante fonte d’inoculo per i successivi attacchi di Fusariosi della spiga.
Per giudicare la sanità delle piante di frumento in campo non basta controllare l’apparato fogliare, occorre controllare anche la base del culmo, la zona del colletto e lo sviluppo dell’apparato radicale.
Il Mal del piede può essere causata da diversi funghi, i più diffusi sono il Microdochium nivale e diverse specie appartenenti al genere Fusarium, presenti talvolta sul seme (soprattutto nel caso di uso di seme non certificato) o più spesso nel terreno.
Nelle zone del nord dove il frumento è spesso in rotazione con altri cereali (mais, sorgo, orzo) e le lavorazioni si stanno sempre più riducendo per contenere i costi e preservare la sostanza organica dei terreni, la presenza di questa patologia è in incremento costante negli ultimi anni.
Nelle zone del centro e sud Italia, dove la pratica del ringrano è ancora frequente, ugualmente si assiste da anni ad un incremento di queste problematiche che non vengono eliminate, ma solamente contenute con l’introduzione delle rotazioni, a causa della lunga persistenza dei funghi del terreno.
Otre alle corrette pratiche agronomiche è fondamentale l'utilizzo di seme certificato e conciato con prodotti efficaci verso gli agenti del ‘Mal del piede’, ed è proprio verso questa avversità che le nuove soluzioni per la concia Redigo e Scenic hanno dimostrato una maggiore efficacia, anche nelle situazioni più difficili.
In particolare Scenic, grazie all’azione sinergica di protioconazolo e fluoxastrobin ha dimostrato, oltre all’efficacia sul mal del piede, un positivo effetto sullo sviluppo delle piante che appaiono più robuste e con apparato radicale più sviluppato, preparandole ad ottenere i migliori risultati produttivi.
Redigo è l’innovativo conciante ad ampio spettro d'azione a base di protioconazolo per la protezione del seme di grano e orzo. Dotato di attività preventiva e curativa, controlla efficacemente i principali funghi agenti del ‘Mal del piede’, septoriosi, elmintosporiosi, carie e carboni. Grazie alla sua attività di contatto e sistemica consente di preservare al meglio l'investimento della coltura e le sue potenzialità produttive.
Redigo è inserito nella classe C3 del Convase.
Scenic è il conciante di nuova generazione, trova abbinati protioconazolo, tebuconazolo e fluoxastrobyn. L'ampio spettro d'azione mostra attività su basidomiceti, ascomiceti, deuteromiceti ed oomiceti. Controlla efficacemente Fusarium spp, M. nivale, B. sorokiniana, il complesso della Septoriosi, Elmintosporiosi e Carie e Carboni.
Dotato di attività preventiva e curativa e di distribuzione sistemica all'interno delle giovani piantine, si caratterizza per una lunga durata d'azione.
Oltre all'elevata protezione fungicida, Scenic influenza positivamente l'attività vegetativa e la produzione delle colture. Le esperienze di questa prima annata d’impiego stanno confermando l’ottima efficacia del prodotto in tutte le situazioni di campo.
Scenic è inserito nella classe C3S del Convase.
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Fonte: Bayer CropScience