Si è recentemente tenuto presso il 'Biology building', Centro di Ricerca Syngenta di Stein, in Svizzera, la presentazione tecnica agli Enti Ufficiali della nuova molecola Mandipropamid, sostanza attiva antiperonosporica che verrà lanciata sul mercato italiano per la prossima annata agraria. Questa nuova soluzione tecnica è frutto di un percorso di ricerca chimica iniziata nei primi anni '90 e dettagliatamente descritta da Clemens Lamberth, colui che ha individuato la molecola dopo 10 anni di lavoro: la scoperta di Mandipropamid è frutto di un percorso che ha attraversato ben tre diversi gruppi chimici, dalle valinamidi alle fenilglicinamidi, per arrivare alle mandelamidi, classe chimica a cui appartiene la nuova sostanza attiva.

Per selezionare il Mandipropamid, complessivamente, in un decennio, sono state create ben 4.468 nuove molecole di base, ognuna delle quali è stata testata in laboratorio su dischi fogliari per verificarne l'attività biologica. Un obiettivo importante raggiunto attraverso piccoli e progressivi cambiamenti nella struttura delle molecole effettuati nei laboratori di Stein.

Mandipropamid è stata sintetizzata nel 1999 in Novartis (ora Syngenta): in quell'anno si verificò in vivo l'efficacia biologica e le potenzialità di questa nuova molecola. Negli ultimi nove anni sono state migliaia le prove in campo condotte in tutti gli areali produttivi del mondo; il frutto della sperimentazione ha portato alla progressiva registrazione di questo nuovo preparato antiperonosporico in diversi paesi. La prima registrazione in Europa è avvenuta nel Regno Unito nel 2006 ed il lancio in Italia è previsto per il 2009.

I risultati della sperimentazione in campo sono stati presentati da Fritz Huggenberger, responsabile tecnico e della sperimentazione della molecola.

Mandipropamid risulta efficace nei confronti di numerosi oomiceti fitopatogeni della vite e diverse colture orticole (in particolare Peronospora e Fitoftora), nei quali prevenire la germinazione delle spore, la crescita del micelio e la sporulazione, grazie ad una doppia attività di copertura e translaminare.

Di particolare interesse è la caratteristica di Mandipropamid di legarsi con le cere epicuticolari presenti nell'epidermide delle foglie e degli acini dell'uva: questo ne garantisce la massima efficacia indipendentemente dalle condizioni atmosferiche (piogge anche persistenti dopo poche ore dal trattamento), in particolare per la protezione del grappolo.

I risultati delle prove in campo condotte in Italia (oltre un centinaio dal 2006 al 2008, in tutte le condizioni colturali italiane) sono stati descritti da Vanes Rubboli e Paolo Cestari, che hanno rispettivamente presentato i risultati di efficacia ed il miglior posizionamento tecnico di Mandipropamid su vite e orticole. Entrambi hanno evidenziato come l'applicazione della nuova molecola abbia fornito costantemente risultati analoghi o al di sopra dei migliori standard di protezione.

In particolare la sua capacità di legarsi alle cere ha permesso di avere ottimi risultati nella protezione del grappolo anche in condizioni colturali estreme (che hanno caratterizzato l'annata 2008), dove i testimoni risultavano completamente devastati dalla Peronospora e i diversi standard di mercato sono stati messi a dura prova.

Andrea Zanaboni, Crop Manager vite, ha presentato i formulati che verranno resi disponibili per il mercato italiano a partire dalla prossima stagione. In Italia Mandipropamid verrà reso disponibile in tre formulazioni:

- Pergado® MZ - Mandipropamid al 5% in miscela con Mancozeb al 60%

- Pergado® F - Mandipropamid al 5% in miscela con Folpet al 40%

- Pergado® R Pack - un combi pack contenente Pergado® SC (Mandipropamid a 250 g/l) in abbinamento a rame ossicloruro al 32%.

 

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Syngenta Pergado - tre formulazioni

Pergado MZ verrà registrato su vite, pomodoro e patata, con un intervallo di dosi di 2,0 - 2,5 kg/ha. Pergado F verrà registrato su vite con un intervallo di dosi di 2,0 - 2,5 kg/ha.

Pergado R pack avrà un'etichetta molto ampia, sarà infatti registrato su vite, pomodoro, patata, lattuga, erbe fresche, melone e zucchino. La dose di trattamento varia in funzione delle diverse colture. 

L'evento, indirizzato a Enti Ufficiali di vite e orticole provenienti da tutte le regioni italiane, si è concluso con una tavola rotonda nella quale è stato fatto un bilancio della campagna 2008, contraddistinta da forti attacchi di peronospora in molti areali nazionali.