Oltre ai benefici economico-energetici e ambientali, l’applicazione di tecniche di digestione anaerobica agli effluenti di allevamento permette di ottenere una significativa riduzione del livello di odore del liquame digerito, seppure con un aumento dell'emissione di ammoniaca.
Lo ha verificato il Crpa, che ha condotto una serie di prove di laboratorio nell’ambito del progetto 'La digestione anaerobica dei liquami bovini con produzione di energia rinnovabile (biogas) e contenimento delle emissioni di gas serra', finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
Le prove effettuate hanno permesso di verificare che l’emissione di odore dal liquame bovino digerito è decisamente ridotta. Per contro le emissioni di ammoniaca risultano significativamente incrementate.
La diminuzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra che viene frequentemente ipotizzata nel caso degli impianti di digestione anaerobica non è quindi attribuibile alle caratteristiche dell’effluente, ma al fatto che lo stoccaggio del digestato, nelle più frequenti configurazioni impiantistiche, avviene, almeno in parte, in vasca coperta dalla cupola gasometrica per lo stoccaggio del biogas.
Tale soluzione impiantistica consente un ulteriore recupero del biogas residuo, sottraendo quindi una quota delle emissioni allo scarico diretto in atmosfera.