‘Le drupacee maggiori come pesche, nettarine, albicocche e susine – spiega Elvio Bellini – sono prodotti di grande valore e tradizione nella terra di Romagna e su tutto il territorio italiano. Negli ultimi anni il miglioramento genetico ha permesso di modificare le caratteristiche interne ed esterne delle varietà sia per cercare di adattarsi alle necessità del mercato e dei consumatori, sia per risolvere problematiche tecnico-agronomiche. Questo importante processo in alcuni casi ha portato ad una vera innovazione varietale.’

Occasione per confrontarsi sull'evoluzione in frutticoltura è stato un incontro tecnico sulle drupacee, in cui Elvio Bellini, direttore del Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell’Università di Firenze, ha evidenziato le prospettive del settore. L'evento si è tenuto sabato 6 settembre 2008 presso la chiesa di S. Felisio a Solarolo (Ra), con il patrocinio del Comune di Solarolo e della Soi, Società ortoflorofrutticola italiana ed in collaborazione con l’associazione “Amici di Felisio”.

I numeri del progetto 'Liste varietali', relativamente alle drupacee

Specie
In Lista nel 1994 In valutazione nel 1994 In lista nel 2007 In valutazione nel 2007 Varietà eliminate per il Nord Varietà eliminate per il Nord Varietà eliminate per il Nord
Albicocco 19 147 31 14 37 33 32
Pesca a polpa gialla 40 58 41 12 7 7 7
Pesca a polpa bianca 40 119 32 13 24 26 23
Nettarina a polpa gialla 38 98 16 10 25 21 18
Nettarina a polpa bianca 6 15 9 9 17 9 8
Susina europea 9 116 6 12 10 8 8
Susina cinogiapponese 20 147 17 5 7 6 6
Totale 172 700 152 75 127 110 102
Nella tabella: numero di varietà presenti nelle 'Liste di orientamento varietale', di quelle in valutazione e di quelle che sono state eliminate perchè ritenute non soddisfacenti

 

Elvio Bellini, Università di Firenze

Pesche e nettarine, come cambiano le varietà
‘In questo gruppo – sottolinea Elvio Bellini - si registrano i maggiori cambiamenti. Le nuove varietà sono caratterizzate da pezzatura grossa ma non eccessiva (circa 200 gr), elevata resistenza alle manipolazioni ed alle attività meccaniche, polpa soda e compatta, elevata produttività ed alta qualità (aspetto attraente e caratteristiche organolettiche che rispecchiano i gusti dei consumatori). Alcuni problemi irrisolti – continua Bellini - riguardano la necessità di una maggiore differenziazione varietale. Inoltre occorre migliorare la rusticità delle piante, la resistenza a bolla, Monilia, Xanthomonas ed Oidio, la gestione delle chioma. Fioritura meno precoce e ampliamento del calendario di maturazione, devono poi essere abbinati ad una garanzia di elevata qualità dei frutti e di resistenza delle piante ai cambiamenti climatici.’

Nuove tipologie di frutto sul mercato
Belle da vedere e remunerative per l'agricoltore. Le nuove tipologie di frutto potrebbero portare nuova linfa vitale al settore. ‘Il consumatore molte volte compra con gli occhi! Esistono principalmente cinque nuovi prodotti che il mercato sembra gradire – sottolinea Bellini – e su cui la ricerca si sta fortemente attivando. Il primo è rappresentato dalle pesche e nettarine platicarpe o piatte, evoluzione delle vecchie tabacchiere siciliane e delle antiche pesche schiacciate originarie della Cina. A queste si affiancano, le subacide a gusto acqua e zucchero, le deantocianiche prive di pigmenti colorati sia nella polpa che nell’epidermide le gusto-miele con sapore dolce ma equilibrato che danno corpo e sostanza al frutto. Non ultima, la categoria dei frutti a polpa rossa: da una recente ricerca giapponese emerge che mangiare frutta e verdura di colore rosso - grazie alla presenza degli omega e del carotene - permette di vivere più a lungo e meglio grazie alla loro attività antiossidante sulle cellule.'


Albicocche: da fine maggio a inizio settembre
‘Negli ultimi anni i ricercatori di tutto il mondo – continua Elvio Bellini - hanno cercato di sostituire le cultivar tradizionali d’origine locale con altre pomologicamente innovative. Si è lavorato per ampliare il calendario di maturazione (30 gg nel precoce e 60 gg nel tardivo); migliorare la sovraccolorazione rossa intensa; ottenere un'elevata tenuta e consistenza della polpa, una prolungata shelf-life ed un sapore dolce ma con acidità equilibrata. Ancora da valutare sono le problematiche dell'autoincompatibilità, del fabbisogno in freddo e della suscettibilità alla monilia.’
E' in particolare il mercato a richiedere l'ampliamento del calendario di maturazione. Nel caso delle albicocche si è manifestato in modo molto evidente passando da un mese di raccolta nel 1994 (da Tyrinthos a -10 gg a Boccuccia spinosa a +15 gg) agli oltre 4 mesi nel 2007 (da Wonder Cot a -35 gg ad Augusta 3 con +65 gg). Le qualità organolettiche delle varietà extra precoci e delle extra tardive devono però essere ancora migliorate.


Le susine, frutto da riscoprire
'E' importante avviare al più presto un processo di innovazione per le susine europee, in particolare nel periodo precoce ed intermedio: da migliorare, gli aspetti legati a pezzatura, caratteristiche organolettiche, attitudine all’essiccazione e capacità di autofertilizzarsi. Nell'ambito delle susine cinogiapponesi c’è invece grande evoluzione e fermento. Sono stati ottenuti un ampliamento del calendario di maturazione, migliori caratteristiche intrinseche, elevata pezzatura, colorazione attraente, consistenza della polpa ed un’ampia variabilità cromatica. Esistono però ancora tre gravi problematiche che stanno limitando il suo sviluppo: l'elevata suscettibilità ad alcune patologie come Xanthomonas e fitoplasmi, la scarsa resistenza ai ritorni di freddo e la produttività ridotta e incostante.'