Bologna, giugno 2025, 39 gradi registrati e 41 percepiti. Il vento caldo asciuga gli occhi e secca la pelle, nemmeno gli alberi frondosi di Palazzo Albergati riescono ad alleviare la calura.
Sono passati 80 anni da quando nel 1945 in un'Italia appena liberata, mentre si muovono i primi passi verso la ricostruzione e la nascita della Repubblica, 10 soci fondatori danno vita a FederUnacoma, l'associazione che rappresenta i costruttori di macchine agricole e che oggi costituisce una delle realtà più importanti del sistema Confindustria.
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Dal 1945 al 2025
Sono passati 80 anni da quel 1945 in cui la popolazione italiana tirava il fiato dopo anni di oppressione nazifascista e distruzione, pensando che mai più si sarebbe parlato di guerra in quell'Europa, dove lentamente si rialzava la testa guardando lo scempio e la follia lasciati dalla Seconda Guerra Mondiale.
Ma la storia è ciclica e si prende gioco della labile mente umana. Oggi, nel 2025, la parola guerra è tornata, la sentiamo quotidianamente quasi volesse diventare una presenza di cui non avere poi così tanta paura.
Nel corso dell'Assemblea FederUnacoma del 25 giugno, ne ha parlato Paolo Mieli - non uno qualunque - che ha disatteso le aspettative, almeno le mie, e forse per non appesantire il clima di festa, ha parlato di guerra con leggerezza invitando ironicamente la platea a fare figli perché, a suo dire, "ci attendono tempi bellissimi".
Ma poi, come un'agognata brezza sull'asfissiante calura bolognese, le note del tributo ad Ennio Morricone diffuse dall'encomiabile Ensamble Symphony Orchestra, hanno spazzato via stupore e venti di guerra lasciando spazio a balli e fuochi di artificio.
L'Ensamble Symphony Orchestra ripercorre la carriera di Ennio Morricone in un viaggio attraverso i suoi capolavori
(Fonte foto: AgroNotizie)
FederUnacoma, 80 anni di lavoro ben fatto
L'Associazione che ha vissuto attivamente tutte le fasi della storia economica del Paese, ha sviluppato un sistema di servizi per le imprese associate davvero ampio.
“La nostra organizzazione è cresciuta costantemente in questo arco di tempo – ha spiegato il direttore Generale Simona Rapastella – ma negli anni più recenti le attività hanno avuto una forte accelerazione, come dimostrano alcuni dati statistici del decennio e soprattutto i resoconti relativi agli ultimi cinque anni”.
Dal 2015 ad oggi le industri associate sono cresciute costantemente (+164) portando l'attuale base associativa a 360 imprese.
Il Consiglio Generale FederUnacoma
(Fonte foto: AgroNotizie)
La fiera dell'Eima - di cui FederUnacoma è l'ente organizzatore - è passata dalle 236 mila presenze del 2014 alle 347 mila del 2024. Anche Agrilevante che sotto la guida di FederUnacoma si terrà dal 9 al 12 ottobre prossimo come sempre a Bari, in 10 anni ha visto una crescita da 58 mila presenze del 2013 a 95 mila nel 2023.
Nella promozione sui mercati esteri la Federazione svolge missioni, fiere collettive e attività di relazioni in oltre 80 paesi e presidia 65 gruppi tecnici presso il comitato europeo Cema e gli enti normativi internazionali. In ambito statistico realizza l'analisi e il monitoraggio di 9 settori di specializzazione e 100 categorie merceologiche.
Nel campo della comunicazione poi, la Federazione ha all'attivo negli ultimi dieci anni oltre 1.300 eventi fra conferenze stampa, workshop e convegni, gestisce 18 siti web e 11 account social, mentre le attività di formazione hanno visto nel decennio la partecipazione di oltre 4.500 addetti delle aziende associate.
Grande è lo spazio riservato alle relazioni istituzionali, "a livello nazionale, europeo e internazionale - ha commentato Rapastella - già negli anni Cinquanta l'associazione dei costruttori fu protagonista nella realizzazione del Fondo di rotazione per l'acquisto delle macchine agricole, nell'elaborazione del Piano di sviluppo Vanoni per la meccanizzazione dell'agricoltura, nella definizione di tariffe doganali comuni dopo la costituzione del Mercato Comune Europeo. La rappresentanza delle istanze del settore è proseguita per tutti i decenni successivi".
Lo staff FederUnacoma. Al centro il direttore Generale Simona Rapastella, alla sua sinistra la presidente Maria Teresa Maschio
(Fonte foto: AgroNotizie)
Promuovere la meccanizzazione come elemento decisivo per l'innovazione delle filiere agroalimentari e agroindustriali e come settore vincente del made in Italy è l'obiettivo perseguito negli ultimi anni. Va proprio in questa direzione il ruolo di rilievo all'Expo Agricoltura di Doha e al G7 Agricoltura di Siracusa e, quest'anno, all'Expo di Osaka, oltre che in eventi istituzionali del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste come Agricoltura è e VinItaly.
“Il ruolo della meccanica agricola è ormai consolidato presso le istituzioni e nelle sedi politiche - ha concluso Rapastella - ma questo settore si è fatto spazio anche presso l'opinione pubblica che guarda alle nostre macchine, alle attrezzature, alle tecnologie ad alta automazione e ai robot che lavorano sui campi con curiosità e interesse crescenti. Anche questo è un risultato di cui essere orgogliosi”.
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Fonte: Agronotizie - Settimanale di tecnica, economia e innovazione in agricoltura
Autore: Michela Lugli