"Essere fornitore leader di soluzioni intelligenti ed efficienti per un'agricoltura più sostenibile, più produttiva e capace di soddisfare le esigenze degli agricoltori di oggi, di domani". Questa la vision di Kverneland Group, che ad Eima International 2018 ha posto l'accento sugli ultimi passi compiuti e sulle nuove sfide.

Presentato in primis il processo di riorganizzazione interna pensato per aumentare ulteriormente l'attenzione al cliente, da cui sono nate due divisioni - una dedicata alla produzione di attrezzature per lavorazione del terreno, semina, concimazione e difesa, l'altra alla produzione di macchine per fienagione e raccolta - e il reparto sales&marketing diretto da Arild Gjerde.

"La parte produttiva di Kverneland è stata rafforzata in seguito all'inclusione in Kubota Corporation - dichiara Gjerde, membro del consiglio di amministrazione del Gruppo - che, con 38.300 dipendenti e un fatturato 2018 pari a 14 miliardi di euro, si posiziona al terzo posto per importanza nel settore della meccanizzazione agricola".
 

Uno sguardo al mercato

"Con 2.400 dipendenti, Kverneland Group vive un buon momento potendo contare su un order intake cresciuto del 18% nel 2017 e mantenutosi stabile quest'anno - specifica Gjerde - nonché su un fatturato 2018 di 500 milioni di euro". Cifra che, accorpando i turnover di KV e Great Plains, arriva ad un valore stimato di 850 milioni di euro.
"A livello italiano, sono in aumento sia il fatturato (+7.5%) sia l'order intake (+12.2%) del Gruppo - aggiunge Eleonora Benassi, amministratore delegato di Kverneland Group Italia - che, cresciuto del 12.5 per cento tra 2016 e 2017 e secondo in Italia nella graduatoria dei produttori stranieri full liner, punta ad una crescita dell'8% nel 2019".

Nel 2017, l'aumento dei prezzi del latte e dei prodotti zootecnici ha permesso la crescita delle vendite di Kverneland Group che hanno seguito un trend positivo anche nel primo semestre di quest'anno, mettendo addirittura in difficoltà i fornitori di componenti a causa dell'elevato numero di ordini.
"Nell'estate 2018, la siccità in Centro-Nord Europa ha influito negativamente sulle produzioni foraggere determinando un calo dei prezzi di latte e derivati, con ripercussioni sulle vendite di macchine per la fienagione e la raccolta - spiega Gjerde. Ora i prezzi stanno tornando a crescere, ma, nonostante il momento più favorevole, Kverneland ha deciso di adottare un approccio più prudente sul mercato in futuro".

In ogni caso, sono previsti un aumento nella produzione europea di alcune commodity fino al 2026 e un incremento del 16% del fatturato degli agricoltori che utilizzano nuove tecnologie di smart farming, cavalli di battaglia dell'azienda di origini norvegesi. In futuro, il Gruppo - che mira ad aumentare le proprie quote di mercato - non esclude la possibilità di espandersi geograficamente in Sud America ed India.
 

Strategia Kverneland, al centro di Eima 2018

La crescita del Gruppo è supportata da una specifica strategia, che - se fino a poco tempo fa era fortemente focalizzata sul consolidamento del network distributivo dei brand KV e Vicon - oggi dedica grande attenzione anche allo sviluppo della rete vendita delle attrezzature Kubota. "Gli Experienced implement teams di Kverneland possiedono le competenze necessarie per supportare i dealer Kubota e garantire il successo nella distribuzione delle macchine arancioni" sottolinea Gjerde.
Oggi, in Italia, la vendita di attrezzature KV, Vicon, Gallignani, Kubota, Great Plains è affidata a un totale di 103 concessionari. "Completate le tre fasi del programma di lancio, a settembre 2018, il fatturato e l'order intake di Kubota Orange Implements Italy hanno segnato rispettivamente un +21% e un +142% rispetto allo scorso anno - afferma Benassi - grazie anche all'aumento del numero di dealer, passati da cinque a inizio 2017 a 17". L'obiettivo al 2022 è avere una rete Kubota composta da 20 concessionari.

Indipendentemente dal marchio, Kverneland Group punta a rafforzare la posizione nelle aziende agricole più professionali - capaci di influenzare le scelte d'acquisto di altre imprese o investire maggiormente in soluzioni per precision farming - a potenziare l'offerta di sistemi intelligenti ed efficienti (inclusi i tool iM Farming), nonché a rinsaldare il rapporto con i partner locali. "Più la tecnologia evolve sulle attrezzature, più il Gruppo ha bisogno di concessionari adeguatamente preparati" prosegue Gjerde.
Altro punto importante della strategia KV è il miglioramento dei processi produttivi in vista dell'aumento della flessibilità e della riduzione dei tempi di esecuzione. "Kverneland ha mutuato da Kubota il metodo Kaizen, ha cercato un equilibrio tra internalizzazione ed esternalizzazione, ha implementato la tecnologia laser, la robotica e - fa sapere Gjerde - ha avviato un programma di investimenti in alcuni siti produttivi".
 
Aratro Kverneland 2500 i-Plough, regolabile dal terminale IsoMatch Tellus PRO
Aratro Kverneland 2500 i-Plough, regolabile dal terminale IsoMatch Tellus PRO

Gli investimenti hanno permesso la realizzazione di un nuovo magazzino da 26mila metri quadrati a Metz, di un centro R&D e di un centro test a Klepp - dove si producono gli aratri KV - e l'introduzione di miglioramenti nel sito di Ravenna, dove si realizzano le rotopresse e i fasciatori del Gruppo.
"A Ravenna sono stati implementati il sistema di produzione Kverneland e nuove tecnologie per aumentare la capacità produttiva e sono stati introdotti inediti standard e processi per i test dei prodotti finali - spiega Benassi. Il tutto accompagnato da investimenti nella linea di verniciatura e nel taglio laser per realizzare più parti internamente e da corsi di formazione nel segno della cultura Kaizen".
 

KV e Great Plains: l'unione fa la forza

Ulteriore novità per Kverneland è l'integrazione graduale della vendita dei prodotti Great Plains nella rete distributiva europea da cui stanno nascendo sinergie interessanti. Infatti, l'unione delle tecnologie Usa ed Ue consente di offrire attrezzature indicate per coltivazioni estensive o intensive e adatte a differenti metodi di coltivazione, mentre la collaborazione tra 315 staff permette di fare notevoli progressi nell'ambito Ricerca&Sviluppo.

"Kubota conta su Kverneland Group e Great Plains per realizzare due obiettivi a lungo termine: divenire la più grande azienda di attrezzature agricole al mondo e - dichiara Dai Watanabe, amministratore delegato di Kverneland fino a fine anno - raggiungere vendite pari a 1 miliardo e 35 milioni di euro con i due brand". Tra le prime macchine Great Plains scelte per essere distribuite con entrambi i marchi in vista sulla livrea in Europa occidentale, Polonia e Ungheria, la seminatrice 3P1006NT per la semina su sodo.
 
Seminatrice Kverneland - Great Plains 3P1006NT ad Eima 2018
Seminatrice Kverneland - Great Plains 3P1006NT ad Eima 2018

 

Smart farming, una sfida in Italia

Nel nostro paese, Kverneland Group scommette da anni sulle macchine per semina diretta e precision farming. "Negli ultimi due anni, 215 seminatrici per la semina diretta sono state esportate e 158 vendute sul mercato interno, mentre quest'anno probabilmente verranno vendute circa 80 unità" fa sapere Benassi, aggiungendo che l'azienda punta a raggiungere il 10% della quota di mercato nel segmento della semina diretta nel 2019.

In linea con l'obiettivo del Mipaaft di raggiungere il 10% della Sau coltivata con tecniche di agricoltura di precisione entro il 2021, Kverneland promuove la vendita di macchine iMFarming e Isobus e ha dato vita al progetto Kverneland Academy. Secondo Eleonora Benassi, "il fatturato legato alle soluzioni iMFarming è cresciuto costantemente negli ultimi tre anni, registrando un +30% ogni anno, così come sono aumentati gli acquisti di licenze (+26% tra 2017 e 2018) per impianti Isobus".