Il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra. Nata nel 1970, intende accendere i riflettori sull'importanza della salvaguardia e la conservazione delle risorse naturali del pianeta.
Nell'attuale frangente storico i risvolti dell'Earth Day sono molti: si va dalla tutela del suolo e dell'acqua alla lotta ai cambiamenti climatici, dall'economia circolare alla transizione ecologica e digitale, alla sostenibilità ambientale e sociale.
Il prodotto finale di una lunga filiera agricola è il cibo che ritroviamo sulle nostre tavole. Oggi, e non serve la Fao per capirlo, specialmente in alcune aree del pianeta è un bisogno primario che deve essere disponibile, accessibile, sicuro.
Cosa serve quindi? Come rispettare il principio che anima la Giornata Mondiale della Terra? Sostenibilità e innovazione all'interno dei processi produttivi sono la principale risposta che l'Europa offre, declinandola naturalmente all'interno del più ampio Green Deal, e favorendo il passaggio da un'economia lineare (che consuma e, spesso, spreca le risorse) a un modello di economia circolare (che invece razionalizza le risorse recuperando gli scarti e riusandoli).
La Pac a sostegno della terra
La Politica Agricola Comune (Pac) viene ritenuta uno strumento strategico per stare al passo con i tempi e per gestire la conversione verso sistemi di produzione alimentare sostenibili, rafforzando l'impegno degli stessi agricoltori europei. Per informare i cittadini sulla Pac, e nello specifico sulle opportunità che offre, è nato CAP4AgroInnovation, il progetto di Image Line® cofinanziato dall'Unione Europea (Ue).
La Pac è anche la politica più longeva dell'Ue. Il suo obiettivo è quello di fornire cibo accessibile, sicuro, di alta qualità al maggior numero di persone, garantendo un equo tenore di vita agli agricoltori e preservando le risorse naturali e l'ambiente.
CAP4AgroInnovation promuove diverse azioni di sensibilizzazione dei cittadini italiani sul ruolo della Pac nel sostenere l'innovazione per un'agricoltura competitiva e sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Si rivolge soprattutto alle nuove generazioni, a studenti, docenti e giovani ricercatori. Inoltre le varie attività del progetto offrono un importante contributo al Sistema dell'Innovazione e della Conoscenza in Agricoltura (Akis).
Di Akis ne abbiamo infatti parlato anche nel podcast di seguito curato dalla giornalista Barbara Righini.
Ascolta l'intervento di Simona Cristiano, ricercatrice del Crea Politiche e Bioeconomia.
Puoi trovare tutti i podcast della playlist "Coltiviamo innovazione" in questa pagina
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Eppure, a livello mondiale circa il 33% dei suoli è in uno stato significativo di degrado, per via dell'erosione (che coinvolge oltre 1 miliardo di ettari) e per la deforestazione.
Sostenibilità ambientale e transizione ecologica sono fondamentali per riuscire a rispondere da un lato ai bisogni della società, dall'altro a quelli della terra, di sopravvivenza dell'umanità. Nell'ambito del Green Deal europeo, la chiave "agricola" per rispondere a queste domande si trova nella Strategia Farm to Fork: un pacchetto che, "dai campi alla tavola", prova a costruire un sistema alimentare a impatto climatico zero entro il 2050 contribuendo, con il settore agroalimentare, alla lotta ai cambiamenti climatici.
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Obiettivo: preservare le risorse naturali
Su rigenerazione e qualità del suolo, molti sono i progetti censiti nella banca dati di InnovaRurale. Tra questi, quello legato all'agricoltura biologica - OrtoBioStrip con capofila Nicola Rosatelli - nelle Marche, a Pesaro Urbino, Macerata e Ascoli Piceno, dove con 200mila euro per un periodo di tre anni si cerca di implementare in due aziende sistemi produttivi orticoli ad elevata valenza agroecologica, caratterizzati dall'impiego di "strip cropping" in abbinamento a colture di servizio agroecologico e rotazioni. Questo anche in un'ottica di adattamento delle coltivazioni ai cambiamenti climatici, a una maggiore organizzazione dei sistemi produttivi.
E anche il progetto DICO SOS, dedicato all'impronta carbonica e a una migliore gestione delle risorse idriche, che vede come capofila la Fondazione per l'Agricoltura Fratelli Navarra. Con oltre 223mila euro, il progetto si colloca nell'ambito della produzione vegetale di colture annuali in aree vulnerabili ai nitrati ed aree interne. Gli obiettivi del piano sono la definizione del ruolo della sostanza organica del suolo nella riduzione dell'inquinamento da nitrati e la riduzione dell'utilizzo di diserbanti in colture minacciate dagli effetti dei cambiamenti climatici attraverso le pratiche agronomiche conservative associate all'utilizzo di cover crop e digestato, come suggerito dal Piano di Sviluppo Rurale 2023-2027.
Un altro bell'esempio di rispetto dell'ambiente è quello della Cascina Oschiena, una realtà dove 25 ettari della superficie agricola sono dedicati a riserva naturale. Da quando l'agricoltrice Alice Cerutti ha deciso di prendere in mano la Cascina, la gestione è stata infatti impostata in modo da rispettare l'ambiente, conservarlo e ripristinarlo, con un'attenzione speciale alla biodiversità.
Per conoscere meglio l'attività di Alice Cerutti è possibile guardare il video di seguito.
L'innovazione per tutelare la biodiversità
Quindi, anche quando si parla di terra sana e alimentazione, le dimensioni da rispettare sembrano essere almeno tre: ambientale, economica, sociale. Dimensioni che dipendono l'una dall'altra, e che nella Giornata Mondiale dedicata alla Terra assumono un rinnovato protagonismo per le persone.
CAP4AgroInnovation è il nuovo progetto di Image Line®, cofinanziato dall'Unione Europea, dedicato all'innovazione in agricoltura e alle opportunità offerte dalla Pac.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito