In Irlanda è legge l'etichettatura del vino che avvisa sui rischi dell'abuso di alcol sulla salute. Possibili immagini shock su cancro e tumori come sui pacchetti di sigarette. Rischio di spaccatura in Unione Europea per le diverse legislazioni sugli alcolici: Italia, Francia, Spagna, Grecia e Portogallo sono fra i primi in disaccordo con l'Irlanda. Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: "Serve una legge che specifichi sia i danni sia gli effetti positivi".

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Etichettatura nociva sugli alcolici: in Irlanda diventa legge

Grazie alla firma del Regolamento sull'Etichettatura degli Alcolici per il 2023, che va a modificare la Sezione 12 del Public Health Alcohol Act, il ministro per la Salute Irlandese, Stephen Donnelly, ha approvato la legge che introdurrà in Irlanda l'obbligo di etichettare tutti i tipi di alcolici, incluso il vino, con informazioni riguardanti non solo l'apporto calorico e i grammi di alcol, ma anche quelle sui possibili rischi a cui si va incontro consumando tali bevande, tra cui malattie al fegato e cancri fatali.

 

La nuova legge si applicherà sia agli alcolici irlandesi che a quelli importati dall'estero, ma solo a partire dal 22 maggio 2026, per dare tempo alle aziende di prepararsi a questo forte cambiamento sul mercato.

 

L'Irlanda è il primo Paese al mondo ad adottare una legge di questo tipo. "Spero che altri Paesi seguano il nostro esempio", ha detto il ministro Donnelly commentando l'entrata in vigore della nuova legge.

 

Come funzionerà l'etichettatura

Sull'etichetta degli alcolici in Irlanda verranno indicati i maggiori effetti collaterali in caso di assunzione di tali bevande, tra cui cancro e malattie varie, ma sarà presente anche il reindirizzamento alla pagina dedicata agli alcolici della Health Executive Service irlandese (Hse), un'Organizzazione di oltre 100mila persone che gestisce tutti i servizi sanitari pubblici in Irlanda. Su questa pagina i consumatori potranno trovare diverse basi di supporto, dal numero di telefono, alla mail, a delle informazioni per i parenti di chi soffre di alcolismo, alle linee guida sulla riduzione del consumo di alcolici, fino ai benefici sulla riduzione degli alcolici e molto altro.

 

L'Italia non ci sta

"Noi vorremmo un'etichetta che specifichi sia i danni, ossia l'eccesso, sia quello che fa di positivo", aveva detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste italiano, Francesco Lollobrigida, a margine di un recente Consiglio Ue Agricoltura a Bruxelles.

 

L'Italia è quindi nettamente contraria alla normativa irlandese, così come lo sono Francia, Spagna, Grecia e Portogallo che, insieme al ministro italiano e ad altri Paesi Ue, stanno sottoscrivendo un documento comune di contrarietà alla legge irlandese e volto a dare informazioni corrette sulla produzione del vino, sottolineando anche gli aspetti positivi dell'assunzione, come le vitamine e altri importanti nutrienti al suo interno.

 

Bruxelles dà il via libera alla legge irlandese

L'approvazione della legge irlandese è avvenuta anche grazie al via libera della Commissione Europea, che aveva tempo fino a dicembre 2022 per esprimere un parere sulla normativa irlandese, ma tutto ha taciuto. Infatti, se da un lato la legge irlandese potrebbe quindi contribuire a una possibile riduzione dell'abuso di alcolici in Irlanda, portando a un miglioramento della salute pubblica, dall'altro potrebbe portare a una vera e propria spaccatura in Ue per le diverse normative legate all'etichettatura degli alcolici, dato che molti Paesi Ue sono già in disaccordo con la legge irlandese, ritenendola un danno per la vendite dei vini europei, soprattutto le eccellenze Dop e Docg.

 

Abuso di alcol in Ue

In Unione Europea le problematiche legate all'alcol stanno aumentando negli ultimi anni: secondo il report "Alcol e cancro nelle regioni europee del Who", stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il consumo da leggero a moderato di alcolici ha causato quasi 23mila nuovi casi di cancro nel 2017, di cui la metà erano  tumori al seno femminili, mentre la durata media delle degenze ospedaliere per i pazienti con diagnosi legate all'alcol è aumentata da sei giorni nel 1995 a dieci nel 2018, simbolo che le malattie stanno diventando più complesse e richiedono più tempo per essere curate.