È stato approvato con Decreto 8 febbraio 2023, numero 64591 il nuovo Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura (Pgra 2023): le assicurazioni agevolate e il Fondo Mutualistico Nazionale AgriCat sono così state già inserite nell'ambito della nuova struttura del Piano Strategico Nazionale per la Pac 2023-2027.

 

Invece, i fondi di mutualizzazione per eventi climatici e sanitari, e gli strumenti per la stabilizzazione del reddito (Ist), potranno continuare ad essere finanziati come previsto del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2022.

 

Su questi ultimi due strumenti - che favoriscono l'aggregazione tra le imprese agricole - pende una richiesta di regionalizzazione delle risorse e della gestione per la programmazione 2023-2027, già formulata dalla Regione Campania in Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato Regioni, che verosimilmente potrebbe partire dal 2024. La proposta, resa pubblica qualche giorno fa dall'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, è trattata in questo nostro articolo.


Con il Pgra 2023, si avvia la campagna assicurativa che da quest'anno si avvale degli strumenti attivati grazie alla nuova programmazione della Politica Agricola Comune che ampliano le possibilità di tutela dei redditi delle imprese agricole, migliorandone la sostenibilità.

 

Il fondo catastrofale AgriCat

Tra le novità principali, il Pgra 2023 prevede il primo anno di operatività del Fondo Mutualistico Nazionale AgriCat, che rappresenta una copertura di base - tra il 10 ed il 15% del valore effettivo delle colture danneggiate - per tutte le aziende agricole che percepiscono pagamenti diretti contro i danni alle produzioni causati da eventi avversi di natura catastrofale: siccità, alluvione, gelo e brina.

Leggi anche Il Fondo AgriCat, aspettative e prossimi passi

Il Piano, oltre che specificare i rischi e i prodotti coperti dal Fondo, indica anche le franchigie e i limiti di indennizzo e introduce la premialità nei risarcimenti ai nuovi assicurati, come incentivo alle imprese ad assicurarsi. Infatti, l'integrazione tra il nuovo Fondo Mutualistico Nazionale AgriCat e i tradizionali strumenti di gestione del rischio contribuirà a sostenere il reddito degli agricoltori a fronte dei sempre più frequenti cambiamenti climatici.

 

Per poter rendere operativo AgriCat manca ancora il regolamento interno del Fondo, che sarà definito con un apposito provvedimento, volto ad individuare i confini ed i limiti di utilizzo del Fondo attraverso la fissazione di soglie, superate le quali un evento avverso potrà definirsi catastrofale e quindi indennizzabile.

Leggi anche Ecco tutto quello che vorresti sapere sul Fondo AgriCat

Polizze incentivate e fondi di mutualizzazione

In merito alle polizze indicizzate, è stata incrementata la percentuale massima di aiuto sulla spesa premi dal 65% al 70%, per favorire l'assicurabilità di alcuni prodotti e territori che oggi manifestano una scarsa adesione al sistema assicurativo.


Il nuovo Piano ha visto l'integrazione delle tipologie colturali assicurabili o assoggettabili a copertura mutualistica con l'aggiunta della Verbena odorosa sommità fiorite e dei Vivai di piante di fragola. 

 

Inoltre tra le infestazioni parassitarie vengono introdotte l'elicoverpa (Helicoverpa spp.), la vanessa (Nymphalis spp.) e il bostrico della vite (Sinoxylon perforans) mentre tra le malattie bovine è introdotta la malattia emorragica epizootica del cervo (Ehd) ed eliminata la vescicolare suina.


Le combinazioni degli eventi atmosferici assicurabili, o assoggettabili a copertura mutualistica, per le produzioni vegetali, sono state semplificate riducendo la numerosità dei pacchetti di rischio. Tale scelta è finalizzata ad agevolare le scelte degli imprenditori agricoli garantendo, in questo modo, la massima adesione al ventaglio di strumenti di gestione del rischio. Il nuovo Piano conferma, infine, i termini di sottoscrizione delle polizze e delle coperture mutualistiche della campagna precedente.