"Sono state due giornate molto proficue grazie alla presenza di relatori di altissima professionalità e tematiche che hanno toccato tutti gli aspetti del mondo enologico e del nostro lavoro. Università e aziende lavorano costantemente sull'innovazione tecnologica legata al mondo del vino ed è interessante vedere come questa proceda sempre più verso elementi che siano in grado di esaltare le caratteristiche naturali dei vini. Ringrazio tutti coloro che vi hanno preso parte e che hanno reso possibile tutto questo".
Così l'enologo Giacomo Salvatore Manzo, presidente di Assoenologi Sicilia, commenta la seconda edizione di Enofocus Sicilia, tenutasi a Marsala, presso la sede dell'Istituto statale d’istruzione superiore Abele Damiani, il 10 e l’11 aprile e che è stato promosso dall'associazione di categoria.

Per le due giornate di lavoro si sono riuniti a Marsala esperti del mondo del vino, delle Università e delle aziende di settore provenienti da tutta Italia, dalla Francia e dalla Svizzera per condividere con gli enologi siciliani i più recenti traguardi dei loro studi, alcuni già completati, altri ancora in fase di sperimentazione.
Al centro della discussione i nuovi approcci al mondo del vino e le soluzioni per due grandi questioni: come mantenere integro il prodotto iniziale e come ovviare al problema degli allergeni. Ne è emerso il quadro di un mondo in perenne evoluzione in cui il concetto di vino quale espressione del territorio, elemento vino e naturale, ne esce rafforzato.

Nella giornata di venerdì 10 aprile, moderata da Onofrio Corona dell'Università di Palermo, la riflessione si è concentrata prima sui temi legati ai lieviti e ai nutrienti e, nel pomeriggio, su quelli inerenti l'ossidazione e la preservazione dei vini.

Dopo i saluti di Giacomo Salvatore Manzo, di Domenico Pocorobba, Dirigente dell'Isiss Abele Damiani, e di Stefania Chironi, vice coordinatore del Corso di laurea in viticoltura ed enologia dell'Università di Palermo, i lavori hanno preso il via con l'intervento di Nir Levav, responsabile tecnico della Tebaldi, che ha illustrato i risultati di alcune ricerche condotte in collaborazione con l'Australian Wine Research Institute e con l'Università di Auckland condividendo con i presenti le ultime frontiere nello sviluppo di lieviti e nutrienti.

Levav ha esposto casi concreti ed applicazioni razionali, parlando anche dell'importanza degli amminoacidi e degli acidi grassi, esaltazione di tioli, formazione di esteri e come limitare o evitare la formazione di acetaldeide.

Nella seconda giornata di lavori, sabato 11 aprile, moderata da Ercole Alagna, dell'Isiss Abele Damiani, si è parlato invece di tecnica e di consumo.