Sardegna
Peste suina africana, firmato protocollo

E' stato firmato il protocollo d'intesa tra la Regione e le OO.PP.AA. per il superamento dell'emergenza peste suina africana, che, con il conseguente blocco delle esportazioni, sta mettendo in ginocchio la filiera suinicola della Sardegna.

Ne dà notizia Coldiretti che, insieme a Cia e Confagricoltura, augura che si avvii a tappe forzate il percorso di completamento dell'anagrafatura del patrimonio suinicolo regionale, che deve essere concluso entro il prossimo 31 luglio.

Le tre organizzazioni chiedono di individuare "insieme ed immediatamente il Comune sul quale avviare i percorsi stabiliti nel protocollo di intesa, perché questo sia il primo passo per la riapertura dei corridoi sanitari che consentano l'esportazione delle carni per le aziende accreditate ed esenti da pesti suine."

Fonte: Coldiretti Sardegna

 

Lombardia
Presentati i dati sull'agricoltura, De Capitani 'Prevalgono le sfumature grigie'

Sono stati presentati il 15 maggio scorso i risultati dell'analisi congiunturale del comparto agricolo lombardo nel primo trimestre 2012, condotta da Regione e Unioncamere Lombardia, con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'agricoltura.

"Sono dati in chiaroscuro dove, purtroppo, prevalgono le sfumature grigie" ha commentato Giulio De Capitani, assessore regionale all'Agricoltura sottolineando che, nonostante la Lombardia tenga meglio rispetto al resto del Paese, si registri comunque "un diffuso pessimismo legato alla gravità della situazione contingente".

Il primo trimestre del 2012 ha visto una battuta d'arresto, già profilatasi alla fine del 2011. Dalle interviste quali-quantitative è emersa una prevalenza netta dei giudizi di peggioramento (37,0 per cento) dell'andamento congiunturale del proprio settore rispetto a quelli di miglioramento (12,6 per cento).

Tra le ragioni di questa battuta d'arresto vi sono le condizioni meteorologiche particolarmente rigide di febbraio, che hanno causato perdite produttive e ostacolato la distribuzione dei prodotti. E ancora: i costi di produzione seguiti al rincaro del petrolio e all'andamento non favorevole dei prezzi agricoli, nonché la riduzione del reddito disponibile per le famiglie, che hanno ridotto i consumi alimentari.

Per quanto riguarda i mercati, il comparto del latte manifesta alcune criticità: alla persistente situazione di depressione dei prezzi alla stalla si aggiunge infatti il sensibile ridimensionamento delle quotazioni del Grana Padano, che, seppur su livelli ancora soddisfacenti, risultano lontane dai livelli record mantenuti per tutto il 2011. I settori ortofrutticolo e florovivaistico hanno sofferto dell'intenso gelo di febbraio, che ne ha ridotto la produzione. Luci e ombre anche sul comparto vitivinicolo. Le carni bovine e suine continuano a usufruire di una dinamica favorevole dei prezzi, nonché di una domanda di mercato che si mantiene vivace.

"La Regione Lombardia - ha concluso De Capitani - ha confermato anche a quest'anno l'anticipo della Pac a luglio, per versare liquidità fresca nelle aziende agricole".

Fonte: Regione Lombardia

 

Marche
Coldiretti: 'Bene Regione su moratoria credito'

"La moratoria per il credito alle piccole e medie imprese rappresenta una boccata d'ossigeno per il settore agricolo che nel 2011 ha visto aumentare del 30 per cento le aziende in difficoltà a far fronte ai debiti pregressi". E' quanto stima Coldiretti Marche, nel commentare positivamente l'adesione della Regione all'iniziativa che prevede una serie di interventi a favore delle piccole e medie imprese e che potrebbe interessare circa diecimila agricoltori nella Regione.

L'obiettivo è permettere alle realtà aziendali che presentano una situazione di indebitamento nei confronti del sistema bancario di riuscire a recuperare, almeno in parte, la liquidità necessaria per gestire l'ordinario processo produttivo. 

Da una analisi della Coldiretti il costo del denaro in agricoltura ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale. Ben sei imprese agricole su dieci hanno così difficoltà ad accedere al credito. 

Fonte: Coldiretti Marche

 

Emilia-Romagna
Dalla Regione 1,6 milioni di euro per i vini a 'chilometro zero'

I contributi dalla Regione per la vendita di vini emiliano-romagnoli a chilometro zero 

Ammontano a 1,6 milioni di euro le risorse con cui l'assessorato regionale all'Agricoltura finanzierà la realizzazione di 39 interventi per la vendita diretta, anche attraverso negozi fuori regione, e on-line di vini emiliano-romagnoli.

E' il risultato di un bando pubblicato nello scorso mese di gennaio con cui l'Assessorato regionale all'agricoltura metteva a diposizione contributi a fondo perduto per ampliare i tradizionali mercati di sbocco dei vini regionali, puntando in particolare sui canali commerciali diretti produttore-consumatore. L'entità dell'aiuto che viene concesso è pari al 40 per cento della spesa ammissibile e gli investimenti finanziati hanno una dimensione economica compresa tra i 30 mila e i 300 mila euro. Complessivamente, grazie all'intervento regionale verranno promossi investimenti per oltre 4,1 milioni di euro.

Dei 39 progetti finanziati 4 sono in provincia di Bologna, 8 a Forlì-Cesena, 5 a Modena, 6 a Piacenza, 2 a Parma, 7 a Ravenna, 6 a Reggio Emilia e uno a Rimini. Tutte le domande presentate sono state accolte.

"Con questo programma - ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni - la Regione ha voluto offrire ai produttori una nuova, concreta opportunità di sbocco commerciale puntando in particolare sui vantaggi della vendita diretta. Uno strumento che può rivelarsi molto interessante per prodotti, quali sono appunto i vini tipici dell'Emilia-Romagna, protagonisti ormai da alcuni anni di una forte crescita qualitativa, sempre più apprezzati anche sui mercati internazionali ed espressione di un territorio e delle sue tradizioni".

Gli investimenti dovranno essere realizzati entro il 15 luglio 2012.

Fonte: Regione Emilia-Romagna

 

Lazio
Prezzo del latte, Cia Lazio: 'Subito un tavolo regionale'

Con una nota inviata all'assessore Angela Birindelli la Cia Lazio ha richiesto l'immediata apertura per la trattativa del prezzo del latte.

"Le decisioni unilaterali della Centrale del Latte di Roma e la riduzione del prezzo pagato agli imprenditori risultano incomprensibili, soprattutto nel momento attuale, in cui a fronte di una minore offerta di prodotto dall'estero sarebbe necessario incentivare la produzione locale" ha commentato l'organizzazione agricola. "Inoltre la complessa vicenda legata alla proprietà della Centrale del Latte necessiterebbe di un clima di responsabilità e collaborazione, che non può essere generato da prese di posizione estemporanee e autoreferenziali".

Il direttore regionale Claudio Di Rollo ha evidenziato come "Risulta evidente che le attuali condizioni di mercato non giustificano contrazioni del prezzo vigente del latte. Uno sviluppo reale del settore richiede il giusto riconoscimento in termini di reddito per gli imprenditori agricoli".

Fonte: Cia Lazio

 

Toscana
Siena riscopre gli antichi vitigni dentro le mura

Siena riscopre gli antichi vitigni coltivati anche dentro la cerchia muraria: un progetto importante non solo per la città, ma per tutto il mondo enologico nazionale, un'idea per riscoprire gli antichi vitigni coltivati anche dentro la cerchia muraria con l'obiettivo di reimpiantarli e coltivarli secondo le antiche tecniche colturali.

Il progetto 'Senarum vinea - Le vigne di Siena' nasce come un percorso sperimentale di riqualificazione storico-paesaggistica e ambientale di Siena e delle sue valli, attraverso il recupero delle cultivar storiche e degli ordinamenti colturali che le caratterizzano.

Senarum Vinea ha permesso di riscoprire ceppi centenari di vitigni autoctoni o minori sopravvissuti fino ad oggi, ma a lungo dimenticati: la campionatura e le analisi ampelografiche e genetiche hanno consentito di realizzare un primo parziale censimento (41 sono i campioni recuperati su un totale di 10 siti visitati) della matrice storica del patrimonio viticolo della città di Siena.

Sono stati individuati 20 vitigni, di cui 10 identificati e già segnalati come varietà minori rare e ad alto rischio di estinzione nella banca dati del Germoplasma Autoctono Toscano: Gorgottesco (podere La Vigna-strada di Certosa di Maggiano, convento di San Domenico e podere Ponticini-strada di Busseto), Tenerone (strada Cassia Sud), Salamanna (Orto de' Pecci, convento San Domenico, podere La Vigna-strada di Certosa di Maggiano), Occhio di Pernice (istituto San Girolamo), Prugnolo Gentile (podere Badalucco-Porta San Marco), Procanico (strada del Linaiolo), Sangiovese piccolo precoce (strada di Istieto), Rossone (Orto de' Pecci), Mammolo (strada di Istieto, strada Cassia Sud) e Moscatello nero (podere La Vigna-strada di Certosa di Maggiano); altri dieci campioni, invece, non hanno restituito, allo stato attuale, significative omologie con i vitigni inseriti per il confronto genetico.

Fonte: Agenzia Freelance