L’estate frena la corsa dei costi agricoli. Lo rileva l'Ismea sulla base dell'indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione in agricoltura, che si è attestato, ad agosto, a 135,5 (base 2000=100). 

Rispetto allo stesso mese del 2010 l'indicatore ha fatto segnare un aumento del 4,6%, confermando la decelerazione della dinamica tendenziale rilevata già a partire da luglio, quando la crescita era scesa al 5,3%, dal 5,5% di giugno.

Dalla dinamica congiunturale, che nel complesso rivela un più 0,1% su luglio, emergono rincari per mangimi (+1,5%), concimi (+1%) e, in misura più contenuta, per il comparto energetico (+0,2%), con aumenti dello 0,4% per i carburanti. Invariati i capitoli fitosanitari, sementi e salari, mentre gli animali d'allevamento hanno fatto segnare una brusca frenata (-12% su base mensile), per lo più ascrivibile ai normali assestamenti stagionali dei prezzi.

Dal confronto su base annua emerge una dinamica ancora sostenuta per i mangimi (+11,4%), che dovrebbe tuttavia risentire nei prossimi mesi del recente allentamento delle tensioni sui mercati cerealicoli, mais in particolare.

Sempre su base tendenziale Ismea segnala apprezzamenti rilevanti per prodotti energetici (+9,8,%) e concimi (+7,8%), a fronte di aumenti più contenuti per sementi (+1,3%), salari (+1,2%), e fitosanitari (+0,7%).

In controtendenza, infine, i prezzi degli animali d’allevamento che hanno chiuso agosto con una flessione dell’8,7% rispetto all’anno scorso.