La sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti ha diffuso la propria determinazione sull'Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare

"Nel corso del biennio 2008/2009 - afferma la Magistratura contabile - l'Istituto ha proseguito nelle attività di consolidamento delle condizioni di equilibrio economico, patrimoniale e finanziario che gli hanno consentito sostanziali condizioni di stabilità e di graduale sviluppo. Il valore della produzione è stato incrementato del 17% rispetto all'anno precedente, i servizi di garanzia creditizia del 20,1% e altrettanto positivi risultano gli indicatori economici, in particolare il margine operativo lordo (+6,59%), che risente anche del minor costo del personale. Per la corte, i risultati conseguiti sono rispondenti agli obiettivi fissati dalla programmazione". 

Tuttavia "permangono alcuni punti di criticità", secondo la Corte, che segnala "il persistente mancato avvio del fondo di investimento nel  capitale di rischio", previsto dall'art. 66 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, per la cui gestione Ismea aveva costituito, sin dal 2004, la società Ismea, Investimenti per lo  sviluppo Srl; ritardo, tuttavia, non imputabile ad Ismea, quanto alla necessità di  rielaborare le modalità operative alla luce di nuovi orientamenti comunitari in materia di  aiuti di Stato. 

Anche in materia di interventi fondiari, va auspicato un sollecito avvio del nuovo  modello di intervento nel settore fondiario in regime  non di aiuto, compatibile con il sistema comunitario, che sostituisca gli interventi di cui al regime di aiuto 110/2001, scaduto il 31 dicembre 2009. Anche nell'attività di valutazione dei rischi connessi al merito creditizio, si rileva la necessità di eliminare le condizioni ostative al riconoscimento dell'ente, da parte della  banca d'Italia, quale agenzia di valutazione del rischio di credito delle imprese (certificazione Ecai), anche alla luce del regolamento Ce n. 1060/2009, che introduce ulteriori presupposti per lo svolgimento dell'attività di rating.