C’è ottimismo al ministero delle Politiche agricole sull’impiego dei fondi per i Programmi di sviluppo rurale a rischio disimpegno.
Al 7 dicembre 2010 dovevano essere spesi ancora più di 400 milioni di euro, per evitare che contributi per 279 milioni – l’entità del cofinanziamento dell’Unione europea attraverso il Feasr per le politiche del secondo pilastro della Pac – tornassero indietro, a Bruxelles.
Il ritardo nella spesa è da imputare soprattutto ad alcune Regioni del Sud.

Nell’ultima settimana sono stati erogati 60 milioni di euro di contributi. Per evitare qualsiasi forma di penalizzazione finanziaria da parte della Commissione europea, entro il prossimo 31 dicembre dovranno essere erogati ulteriori 423 milioni di euro, corrispondenti a 245 milioni di euro di fondi comunitari.
La corsa per superare l’obiettivo di spesa necessario ad evitare il disimpegno dei fondi comunitari sta dunque producendo i suoi frutti, considerando che meno di sei mesi fa, a fine giugno, i fondi a rischio disimpegno erano a quota 935 milioni, di cui circa 520 comunitari.

I dati aggiornati sono su www.reterurale.it.

Sul sito sono consultabili anche le nuove Linee guida sull'ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale e interventi analoghi.
Si tratta di un documento unico a livello italiano, cui le Regioni devono attenersi.

Lo scorso 18 novembre è arrivato l’ok della Conferenza Stato Regioni, per un testo che introduce novità riguardanti la “fornitura di beni e servizi senza pagamento in denaro”, le operazioni di leasing e l’acquisto di terreni.