E' quanto emerge dallo studio Ismea 'La competitività dell'agroalimentare italiano - Check up 2008', disponibile nella sua versione integrale sul sito internet www.ismea.it.
I dati elaborati dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare rivelano per il settore primario (agricoltura, silvicoltura e pesca) una stabilità del valore aggiunto, in termini reali, comunque apprezzabile dopo le variazioni negative registrate nel biennio precedente, ma un incremento di appena lo 0,1% a prezzi correnti.
Ben più deludente la performance dell'industria alimentare che ha conseguito, nel 2007, un risultato negativo in termini di valore aggiunto reale (-1,7% rispetto al 2006), a fronte di una crescita rilevata per il resto dell'industria e per il prodotto interno lordo nel complesso.
L'anno scorso la produzione di beni e servizi dell'agricoltura, a prezzi costanti, si è ridotta complessivamente dello 0,6%. Il risultato, spiega l'Ismea nel Check up 2008, è stato determinato dalla variazione negativa registrata nel comparto delle coltivazioni, compensata in buona parte dall'incremento degli allevamenti. A valori correnti la produzione agricola è invece aumentata, nel 2007, del 2,5%, grazie alla dinamica espansiva dei prezzi di base, particolarmente marcata nella seconda parte dell'anno.
Va comunque sottolineato che il distacco, in termini assoluti, tra la produttività agricola e quella dell'intera economia e dell'industria nazionale resta molto elevato. La crescita rilevata nel 2007 in agricoltura non è inoltre dipesa da un aumento del valore aggiunto, che è rimasto sostanzialmente invariato, ma è interamente riconducibile a una flessione delle unità di lavoro impiegate. L'analisi di medio termine evidenzia poi che alla graduale fuoriuscita di forza lavoro dall'agricoltura, che ha accomunato la maggior parte dei paesi Ue, ha corrisposto in Italia una tenuta del valore aggiunto reale, che può essere interpretata come uno dei segnali dello sforzo di ristrutturazione del settore, alle prese con la liberalizzazione del mercato.
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Fonte: Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare