La resa unitaria – secondo i calcoli effettuati dall’Istituto – ha raggiunto quest’anno un valore medio nazionale di 9,1 tonnellate per ettaro, da 8,8 tonnellate del 2006. Si sono invece ridotte le superfici investite (1,1 milioni di ettari, secondo l’Istat), in calo del 2,4% rispetto al 2006.
Nel dettaglio regionale, il risultato produttivo è apparso soddisfacente soprattutto nel Nord-Est. "In particolare – sottolinea l’Ismea – sia il Veneto che il Friuli Venezia Giulia dovrebbero aumentare i raccolti di oltre il 10%, in ragione di un decisivo miglioramento riscontrato sul piano delle rese unitarie, grazie all’assenza di attacchi parassitari e a un andamento climatico complessivamente favorevole". Nel Nord-Ovest, al contrario, la produzione, a causa di una minore intensità delle precipitazioni rispetto all’anno scorso, dovrebbe risultare inferiore al 2006, in previsione di un calo dell’1,7% in Piemonte e del 4,6% in Lombardia.
Riguardo infine al mercato, per la campagna di commercializzazione 2007-08, Ismea prevede un andamento ancora sostenuto per le quotazioni all’origine. Nel 2006-07 il prezzo medio si era attestato a 158,07 euro/tonnellata, registrando un aumento del 24% su base annua.
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Fonte: Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare