Acquisizioni: Star passa nelle mani degli spagnoli di Agrolimen La storica azienda italiana, leader nella produzione di dadi da brodo e dei derivati del pomodoro, è passata nelle mani del gruppo multinazionale spagnolo Agrolimen, titolare di un vasto e articolato portafoglio di marchi tra cui il famoso Gallina Blanca. Secondo quanto stabilito dall’accordo siglato tra Findim Investments, la holding di diritto svizzero dei Fossati, e Agrolimen, holding della famiglia catalana Carulla, la società Pasa group, finanziaria di Gallina Blanca, acquisisce il controllo totale del capitale Star, integrandone le attività. Contestualmente, Findim Investments ha sottoscritto un investimento in Pasa group destinato all’acquisto di una quota paritetica a quella detenuta da Agrolimen. L’articolo "Star diventa spagnola" è su Largo Consumo 03/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorsi di lettura correlati: Conserve vegetali. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo.

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Salumi: Un comparto con un giro di affari da 7 miliardi di euro. Il trend di crescita positivo è da attribuirsi all’innovazione, alla tipicità alimentare e al brand. Il mercato dei salumi è uno dei primi segmenti del comparto alimentare, in termini di dimensioni e di numerosità di aziende e operatori all’interno della filiera. Presenta un giro d’affari di 7 miliardi di euro, in crescita rispetto agli anni precedenti, realizzato da 2.150 aziende che occupano circa 32.200 addetti. Il trend di crescita positivo registrato negli ultimi anni è da attribuirsi non solo alla qualità, ma anche alla ricerca di innovazione, che va dall’elevato contenuto di servizio, in termini di conservabilità e facilità di utilizzo del prodotto, al miglioramento della qualità attraverso innovative tecniche di confezionamento. La performance dei prodotti di salumeria manifesta un trend dinamico dal punto di vista delle esportazioni. La crescita, infatti, è di circa il 10% a valore e l’8% a volume rispetto al 2004. I primi quattro partner commerciali sono Francia, Germania, Austria e Regno Unito, in cui si è registrata una crescita a due cifre. L’articolo "Una ricetta stagionata" è su Largo Consumo 03/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorso di lettura correlato: Salumi. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Gra1, Gra2, Gra3.

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Verde domestico: Il comparto dei terricci e dei concimi nel 2006 ha manifestato segni di ripresa. In Italia circa l’80% delle abitazioni ha il suo angolo verde. Il mercato degli articoli per il giardinaggio offre ogni genere di strumento per rendere l’attività pratica, divertente, comoda, da cui per giunta deriva un enorme benessere psicofisico. Le aziende propongono una vastissima gamma di vasi, fertilizzanti e terricci, tubi flessibili per l’irrigazione, piccoli utensili per abbellire e curare orti, giardini, terrazze e angoli verdi negli ambienti domestici. Ogni pianta ha le sue esigenze, ma tutte hanno bisogno di acqua, luce, anidride carbonica e un terreno in cui avere una dimora. Terreno che deve essere adattato alla natura della pianta che ospita e che oltre che annaffiato deve essere nutrito, cioè concimato. I concimi, chimici o organici, si trovano in commercio sotto forma liquida, granulare, idrosolubile, suddivisi per tipologie, a seconda che debbano essere destinati a piante fiorite, piante verdi, piante grasse, orti biologici, prati. Spesso muffe e parassiti insidiano le piante e allora bisogna curarle ricorrendo ad insetticidi e fungicidi, facilmente reperibili sul mercato e pronti all’uso, di origine naturale o realizzati chimicamente, da nebulizzare direttamente sulle pianta o da porre sul terriccio. Il comparto dei terricci e dei concimi nel 2006 ha manifestato segni di ripresa, dopo un periodo di crisi dovuta alla stagnazione dei consumi, aggravata dalle condizioni stagionali avverse. L’articolo "Strumenti in verde" è su Largo Consumo 03/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorso di lettura correlato: Fiori e piante, giardinaggio, fertilizzanti e sementi. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo.

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Normativa: Sussiste un'eccessiva disomogeneità di leggi in fatto di garanzia sui prodotti food nel loro rapporto con il consumatore. La Iso 22000 si è prefissa di fare chiarezza. Negli ultimi anni si è verificato un significativo aumento di malattie originate da prodotti alimentari contaminati, sia tra i Paesi più industrializzati sia tra quelli emergenti e in via di sviluppo. L’ovvia conseguenza è stata una crescente crisi di sicurezza che ha coinvolto non soltanto i consumatori, ma anche le istituzioni e tutti gli operatori della filiera agroalimentare. Il quadro normativo europeo sulla sicurezza alimentare si snoda tra disposizioni generali, come il regolamento 178/02 (General food law), e norme più specifiche, quali i regolamenti 1829 e 1830/03 sugli Ogm, la direttiva 2003/89 sugli allergeni, i regolamenti 852, 853 e 854/04 sull’igiene, il regolamento 1935/04 sui materiali a contatto o il regolamento 183/05 sui mangimi. È per porre rimedio a tale disomogeneità che nel settembre del 2005 è nata la norma Iso 22000 sui sistemi di gestione della sicurezza agroalimentare. Si tratta di uno standard volontario riconosciuto a livello mondiale che armonizza i requisiti per gestire in modo sistematico la sicurezza nella catena alimentare e che offre a tutte le aziende coinvolte nella filiera, indipendentemente dalla loro dimensione e complessità, una soluzione unificata di buona pratica per identificare i rischi cui sono esposte e per gestirli in maniera efficace. L’articolo "Sicurezza alimentare senza frontiere" è su Largo Consumo 03/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorso di lettura correlato: Sicurezza, certificazione e tracciabilità della filiera agroalimentare. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo.

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Conservazione: Diverse le tecniche per mantenere gli alimenti. “Igiene degli alimenti e haccp" di Antonietta Galli e Alberto Bertoldi illustrano come. Conservare gli alimenti è da sempre una necessità per l’uomo: nel corso del tempo sono state messe punto numerose tecniche di conservazione, che sono alla base di processi ancora oggi utilizzati dall’industria alimentare, insieme ai metodi più innovativi. A tutti i metodi di conservazione degli alimenti è dedicata un’intera sezione, la terza, del libro “Igiene degli alimenti e haccp", di Antonietta Galli (docente di Igiene degli alimenti presso il Distam dell’Università degli Studi di Milano) e Alberto Bertoldi (ingegnere che da anni segue l’evolversi del concetto di controllo del processo e della qualità nel settore alimentare), edito da Epc Libri. Il volume tratta in maniera sistematica tutti i metodi di conservazione degli alimenti, senza trascurare il confezionamento e la distribuzione. L’articolo "Oltre la scadenza naturale" è su Largo Consumo 03/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorsi di lettura correlati: Attrezzature e tecnologie per l’industria alimentare, Imballaggio di prodotto. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Tab1, Tab1.

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Prodotti tipici: Le zone protette sono serbatoi di alimenti con un valore storico e culturale, spesso protetti dalla dop o dall'igp. Vari esempi e diversi casi.
L'Italia possiede un grande numero di prodotti tipici, tradizionali o locali che rappresentano la storia, la tradizione, la cultura e le diversità del suo popolo e della sua terra e ne diffondono l’immagine in Italia e nel mondo. Per illustrare la varietà di generi alimentari tipici presenti e venduti nei Parchi d’Italia sono stati osservati alcuni dati e informazioni presenti nell’"Atlante dei prodotti tipici dei parchi italiani", realizzato dal Ministero dell’Ambiente – Servizio Conservazione natura attraverso Slow Food e in collaborazione con Legambiente e Federparchi. La ricerca individua 475 prodotti tipici e tradizionali con ben 1.585 produttori in 19 parchi nazionali e 60 parchi regionali d’Italia. L’articolo "Shopping nel parco" è su Largo Consumo 03/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorsi di lettura correlati: Le politiche di valorizzazione e tutela dei prodotti alimentari tipici, Biologico. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Tab1, Tab2.

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Imprenditore agricolo: Ecco come ottenere la qualifica professionale. In un libro tutta l'argomentazione delle competenze richieste a chi oggi opera nel primario.
Le tecniche di coltivazione della terra, dell’allevamento, della silvicoltura hanno origini antichissime e si sono evolute insieme alle civiltà, ma per quanto si sia profondamente modificata, l’agricoltura rappresenta tuttora, oltre che una fondamentale attività economica, uno strumento insostituibile per la tutela e la conservazione del territorio, per lo sviluppo rurale e la valorizzazione del paesaggio. Il delicato processo di trasformazione che riguarda il settore agricolo richiede nuove figure professionali di riferimento e infatti negli ultimi tempi gli imprenditori agricoli stanno rivestendo un ruolo sempre più rilevante e complesso. Per poter accedere a varie forme di incentivi e di agevolazioni fiscali è richiesta la qualifica di Imprenditore agricolo professionale (Iap). Per favorire la formazione degli imprenditori agricoli un gruppo di studiosi ha unito una serie di contributi in un libro scientificamente rigoroso per chi intenda esercitare professionalmente l’attività agricola. “L’imprenditore agricolo professionale" si propone, oltre che come testo di preparazione all’esame per l’iscrizione all’albo, anche come strumento di facile consultazione, descrivendo il settore a partire dagli aspetti tecnici fino a quelli economici e politici in modo completo, scorrevole e aggiornato. L’articolo "I professionisti dell’agricoltura" è su Largo Consumo 03/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorso di lettura correlato: Formazione delle risorse umane e loro valorizzazione nelle imprese del largo consumo. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo.

Le notizie riportate sono pubblicate da Largo Consumo - Rivista di Economia e Marketing sulla filiera dei beni di consumo
Per approfondimenti: Largo Consumo - 02/2007 www.largoconsumo.info