L'allevamento di galline ovaiole con stabulazione a voliera, alternativo alle gabbie, risponde alla richiesta di maggior benessere animale: le galline infatti allevate a terra sono libere di muoversi, razzolare e deporre le uova nei nidi.

D'altra parte questo sistema comporta un aumento delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera, che però possono essere controllate associando ai sistemi di stabulazione a voliera un tunnel esterno di essiccazione rapida della pollina, con una rimozione frequente della pollina.

È questa la innovazione studiata dal Gruppo operativo per l'innovazione GasFreeHens, finanziato dal Psr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, che l'ha valutata in allevamenti di grandi dimensioni della provincia di Bologna, monitorando dalla primavera 2019 fino all'autunno 2020 le caratteristiche chimico-fisiche ed il potenziale emissivo (gas ad effetto serra ed ammoniaca) della pollina tal quale in uscita dai ricoveri e della pollina essiccata in uscita dal tunnel.

L'impianto di essiccazione, esterno alle voliere, è strutturato a più piani e per il processo di essiccazione rapida della pollina viene impiegata la stessa aria calda espulsa dai ventilatori che servono il ricambio d'aria e la climatizzazione dei locali di allevamento.

 
Impianti di essiccazione GasFreeHens
Schema del tunnel di essiccazione, a sinistra vista in sezione longitudinale, a destra vista in sezione trasversale
(Fonte foto: Crpa, Centro ricerche produzioni animali)

Le analisi hanno mostrato un'ottima efficacia del processo di essiccazione, non solo in estate ma anche nelle stagioni fredde: la sostanza secca, in particolare, è passata dal 29-41% in entrata al 75-90% in uscita. Questo processo inoltre ha permesso la stabilizzazione della pollina durante la fase di stoccaggio, in quanto la pollina non è stata soggetta alla perdita di solidi volatili e le emissioni azotate sono risultate inferiori dal materiale essiccato.

In pratica, con questo sistema di essiccazione le emissioni di ammoniaca, protossido d'azoto, metano e anidride carbonica dalla fase di stoccaggio sono risultate quasi azzerate rispetto allo stoccaggio della pollina non essiccata: la riduzione è stata infatti del 97% per l'anidride carbonica, dell'89% per il protossido d'azoto, del 98% per l'ammoniaca e completamente annullate per il metano.

La riduzione delle emissioni, specialmente dalla fase di stoccaggio, permette pure di mitigare l'impatto dovuto ai composti odorigeni, migliorando la sostenibilità anche sociale degli allevamenti. Mentre, la pollina essiccata può essere ampiamente impiegata come fertilizzante organico in agricoltura, riducendo così l'uso di fertilizzanti di sintesi e diventando valore aggiunto per l'allevatore.

Si può quindi affermare che questo sistema di gestione della pollina, con una rapida disidratazione e l'arresto dei processi fermentativi, risponde alle tecniche Bat (Best available techniques) adottabili per l'ottenimento dell'Aia, Autorizzazione integrata ambientale.

Visita la pagina dedicata a GasFreeHens o chiedi maggiori informazioni al contatto: gasfreehens@crpa.it
 
GasFreeHens
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