Considerato il focus di Talete, il suo nome non è sicuramente un caso: il richiamo certamente è a Talete di Mileto, filosofo dell'antica Grecia che teorizzò come al principio di tutto ci sia l'acqua. In effetti, fra le sfide più ardue che gli agricoltori si trovano ad affrontare, anche in considerazione dei cambiamenti climatici e con la popolazione che cresce, c'è quella delle risorse idriche limitate.
Secondo la Fao l'agricoltura è responsabile del prelievo di circa il 70% dell'acqua dolce del pianeta e la necessità di avere acqua per irrigare crescerà nei prossimi anni parallelamente alla crescita della popolazione mondiale. Secondo diverse fonti l'utilizzo dell'acqua per usi irrigui aumenterà del 41% al 2050, rispetto a quelli che erano i consumi nel 2000. È necessario rendere più efficiente l'uso dell'acqua.
"Valagro - ha detto John Parr, president global crop protection di Syngenta (Valagro a fine 2020 è stata acquisita da Syngenta nella Business Unit Syngenta Crop Protection, Ndr) - ha messo il meglio della sua ricerca e sviluppo al servizio dell'agricoltura, attraverso la sua tecnologia Gea Power, per rendere l'agricoltura più efficiente. Talete agisce direttamente sulla fisiologia della pianta per gestire l'acqua in maniera più efficiente, sia in condizione di stress idrico sia in condizione disponibilità adeguata di acqua. Riferendosi agli ultimi due anni, le prove hanno dimostrato che simulando la water scarcity in fasi fenologiche definite (corrispondenti circa a un mese, un mese e mezzo) con una riduzione media del 20% di acqua, grazie a Talete abbiamo ottenuto un incremento del 9% su colture orticole e del 6% su frutticole".
A fargli eco Giuseppe Natale, ceo di Valagro: "La sfida - ha detto Natale durante l'evento - è come nutrire una popolazione in crescita, in maniera sostenibile. Se guardiamo agli anni '60, abbiamo raddoppiato la produttività, questo grazie a fertilizzanti, meccanizzazione, fitofarmaci, abbiamo ottenuto enormi risultati. Se guardiamo alla potenzialità genetica delle piante, c'è ancora un grosso gap da colmare. I biostimolanti sono strumenti importanti nelle mani degli agricoltori, possono produrre alimenti migliori con meno risorse".
Talete agisce sulla fisiologia della pianta per migliorare la ritenzione idrica e l'assorbimento dell'acqua e per ottimizzare l'efficienza d'uso, andando così nella direzione della sostenibilità ambientale. Può essere utilizzato sia quando ci si trova in condizione di scarsità d'acqua, momentanea o permanente, sia quando l'acqua a disposizione dell'agricoltore per irrigare è sufficiente.
Un concetto da tenere presente, spiegato durante l'evento di Valagro da Nicola Lamaddalena, deputy director Mediterranean agronomic institute di Bari, è quello di Crop water productivity ovvero di produttività idrica delle colture, quanto è quindi la resa di una coltura in rapporto a metri cubi di acqua utilizzati per quella quantità. "In condizione di scarsità d'acqua, quando l'acqua è il fattore limitante per la produzione agricola - ha spiegato Daniele Sgrignuoli - senior product manager farm di Valagro - Talete, formulato con la tecnologia Gea Power di Valagro, tenderà a fare aumentare la resa, a sfruttare cioè a pieno ogni goccia d'acqua disponibile. In condizione invece di acqua a disposizione, il biostimolante Talete si trasforma in uno strumento tecnico, ottimizzando l'irrigazione. Permette il risparmio idrico, rendendo possibile aumentare gli intervalli fra i turni di irrigazione o saltando dei turni irrigui o minimizzando i microstress cui la coltura è sottoposta fra un turno di irrigazione e l'altro in modo da aumentare la resa della coltura. Naturalmente, ogni decisione che comporti un cambio di strategia per quanto riguarda l'irrigazione, andrà attentamente calibrata, considerando tutti gli altri fattori in gioco e utilizzando, per esempio, strumenti tecnici per valutare esattamente quale sia il fabbisogno della coltura in quel momento".
A spiegare i meccanismi scientifici che permettono a Talete di ottimizzare l'uso dell'acqua in agricoltura c'era Giovanni Povero, senior product manager farm di Valagro, che ha parlato fra l'altro di aumento della conduttanza stomatica delle piante e di attivazione di geni responsivi all'acqua.
Due ore intense quelle dell'evento online dedicato a Talete di Valagro cui hanno dato un prezioso contributo anche Petra Laux, acting chief sustainability officer di Syngenta e Petra Schmitter, research group leader dell'International management institute, organizzazione internazionale che opera in più di trenta paesi, da oltre trenta anni, con un network di ricercatori, per migliorare l'utilizzo dell'acqua, soprattutto in paesi in via di sviluppo.
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Fonte: Agronotizie