Halyomorpha halys, l'insetto di origine giapponese che ha già fatto molti danni a colture soprattutto nei frutteti del Nord Italia, e la cui presenza è stata già accertata in Campania, è oggetto di accurate indagini sul territorio di questa regione, per la singolarità della sua presenza.
L'Importanza del monitoraggio dei noccioleti in Campania
Infatti, nella scorsa annata ortofrutticola, pur presente nelle campagne delle zone di pianura, la cimice asiatica si è semplicemente sostituita nella nicchia ecologica delle altre cimici, ma senza incrementi di popolazione, e quindi senza alcun incremento dei danni. Diversamente è andata sui noccioleti, sia in provincia di Caserta che di Avellino, attestati in areali collinari, dove i produttori hanno segnalato - sin dallo scorso anno - maggiori danni da cimiciato. Motivo per il quale le indagini ed il monitoraggio su nocciolo di Cnr e Regione Campania sono di particolare rilevanza."Presso le diverse aziende produttrici e socie della cooperativa Nocciole Irpine sono state installate delle trappole che attraggono e bloccano la cimice asiatica. L'insetto è molto dannoso e vorace, si nutre di foglie e frutti di oltre 300 specie di piante ospiti, attacca le piante e gli alberi da frutto e sta mettendo in ginocchio i noccioleti di molte zone d'Italia, compromettendo la qualità delle nocciole, molto utilizzate nella produzione dolciaria e non solo. La concentrazione tra Avellino e l'hinterland delle aziende socie della cooperativa agricola Nocciole Irpine consentirà sul medio periodo un'osservazione capillare dei comportamenti dell'insetto" afferma Antonio Capone, vicepresidente dell'Ordine dei dottori agronomi e forestali di Avellino e sostenitore tecnico dell'iniziativa.
"Ogni settimana l'agronomo di queste aziende comunicherà i dati relativi alla cattura dell'insetto al Cnr. I dati alimentano un sistema informatico legato al sito della Regione Campania e ad una app sviluppata dalla Fondazione Mach e già utilizzata in Piemonte" spiega ancora Capone.