Zero residui per clorpirifos e clorpirifos metile
La decisione più controversa della riunione è stata presa: i limiti massimi di residuo dei due celebri fosforganici sono stati abbassati al limite inferiore di determinazione analitica di 0,01 mg/kg per tutte le derrate alimentari, di origine vegetale e animale. La decisione segue quella, altrettanto controversa, specialmente per il clorpirifos-metile, del mancato rinnovo dell’approvazione Ue di entrambe le sostanze attive che ha comportato la revoca di tutti i formulati.Poiché le motivazioni del mancato rinnovo riguardano principalmente il rischio per i consumatori esposti ai loro residui sugli alimenti, la commissione ha proposto una scadenza molto ravvicinata per l’entrata in vigore dei nuovi limiti: tre mesi dall’entrata in vigore del regolamento (che a sua volta avviene il ventesimo giorno dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ue).
Come avviene sempre in questi casi, la limitazione ha scatenato numerose controversie commerciali: secondo il resoconto appena pubblicato, un paese avrebbe fatto numerose segnalazioni al Rasff (Rapid alert system for food and feed) per tentare di bloccare partite di agrumi con residui di clorpirifos inferiore al limite attuale (1,5 mg/Kg) e quindi in regola, ma superiore a quello che in quel momento doveva ancora essere votato. Ovviamente i provvedimenti di natura commerciale che usano come pretesto criticità sanitarie o fitosanitarie ci sono sempre stati, ma questa volta potrebbero esservi degli sviluppi inaspettati, in quanto un capitolo della General Food Law prevede che in condizioni particolarmente critiche (da decidere caso per caso), segnalazioni come quella appena descritta potrebbero anche essere accolte.
Per i controlli c’è tempo
Il programma pluriennale di controlli non è stato votato per motivi interni alla Commissione e si approfitterà della prossima riunione dello Scopaff dedicata agli agrofarmaci per dare lo scontato via libera.Dimetoato e ometoato sulle ciliegie
Il lungo tormentone dei residui del dimetoato e del suo metabolita ometoato (oltre che principio attivo anch'esso) sulle ciliegie è finalmente giunto al termine: l’abbassamento al limite analitico di 0,01 mg/kg è stato approvato e si applicherà sei mesi dopo l’entrata in vigore del relativo regolamento.Ancora clorati
Anche il tormentone clorati continua: la votazione di questa volta riguardava un aggiornamento dei livelli di clorati sui cavoli che gli Stati membri hanno approvato per disperazione (aggiungiamo noi) in quanto questa situazione dimostra che l’approccio comunitario alle norme sulle differenti sostanze deve essere cambiato. Ricordiamo che in qualità di ex prodotti fitosanitari i clorati non devono essere presenti sulle derrate alimentari ma poiché provengono da altri usi ci si deve adattare. Una sostanza è pericolosa o non lo è: non che se è un ex prodotto fitosanitario è tossica e invece se è un disinfettante no.Per tutto il resto c’è il riassunto ufficiale
Nella riunione sono anche state votate variazioni degli Mrl su innumerevoli sostanze attive che potrete verificare consultando il resoconto originale.Nelle prossime settimane
Il prossimo appuntamento per lo Scopaff è fissato per il 23-24 marzo (non si sa se la riunione avverrà online oppure offline per paura del coronavirus). Sono previste le seguenti votazioni:- Coformulanti inaccettabili
- Rinnovo metalaxyl-M
- Rinnovo foramsulfuron
- Non rinnovo thiofanate-methyl
- Approvazione bicarbonato di sodio come sostanza a basso rischio
- Approvazione Lavandulyl senecioate come sostanza a basso rischio
- Rinnovo Phlebiosis gigantea come sostanza a basso rischio
- Non approvazione come sostanza di base delle radici di Saponaria officinalis
- Approvazione del latte come sostanza di base
- Approvazione della L-cisteina come sostanza di base
- Non approvazione come sostanza di base dell’estratto di propoli
- Rinnovo carvone
E il coronavirus?
Non ci siamo dimenticati: per evitare le strumentalizzazioni commerciali di molti paesi che ad esempio vogliono alimenti “coronavirus free” l’Efsa ha appena pubblicato un documento dove sancisce che il contagio con il virus del momento non avviene attraverso gli alimenti, come peraltro ricordato diverse decine di volte al giorno dagli spot del ministero della Salute mandati su tutti i media.Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
- Sito della commissione Ue sulle riunioni dei comitati
- Coronavirus: non ci sono prove che il cibo sia fonte o via di trasmissione
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Fonte: Agronotizie