Si è svolta a Milano lo scorso 16 ottobre, nell’ambito del convegno “La direttiva sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari – applicazione, strumenti e criticità nelle condizioni italiane”, la sessione dedicata agli Strumenti per applicazione della normativa nell’azienda agricola.
L’incontro è stato organizzato dalla Fondazione Minoprio in collaborazione con Ersaf, Direzione generale Agricoltura di Regione Lombardia e Syngenta.

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Maura Calliera
Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza
Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
Con obiettivo di formare, informare e aggiornare le diverse figure professionali che si rapportano con gli utilizzatori di prodotti fitosanitari ed identificare i punti di criticità nella gestione dei prodotti fitosanitari per prevenire la contaminazione ambientale e salvaguardare la salute e la sicurezza dell’operatore, sono state create le “Linee guida”: una pubblicazione nata dalla collaborazione di Università Cattolica del Sacro Cuore, Syngenta, Regione Emilia Romagna, Opera, e Horta.
Grazie ad una semplice pubblicazione è possibile avere indicazioni e consigli che permettono di gestire in modo sostenibile i prodotti fitosanitari per minimizzare i potenziali rischi di contaminazione.


Adriano Politi
Syngenta
Linee guida per un uso sostenibile delle sementi di cereali conciate
Si tratta di una nuova pubblicazione, presentata in anteprima in questa occasione, realizzata da Regione Lombardia (servizio fitosanitario e Ersaf) e Syngenta.
Si pone come obiettivi la formazione sul corretto impiego dei prodotti concianti in stabilimento e in azienda agricola e la gestione della semente conciata in tutte le diverse fasi.
Il volume prende in considerazione il ciclo di vita del seme conciato partendo dagli stabilimenti sementieri, passando dal mondo dei rivenditori (con le sezioni per lo stoccaggio, la movimentazione e il trasporto dei sacchi di semente conciata) per giungere all’azienda agricola.

Fabio Berta
Syngenta
Strumenti applicativi delle linee guida: software online e check-list
Ad integrazione dei volumi, Syngenta ha realizzato un sistema di check list attraverso un software on line. Si tratta di un sistema articolato di domande che ripercorrono i punti cardine del ciclo di vita del prodotto fitosanitario o del seme conciato, permettono un’analisi puntuale della gestione del prodotto o del seme in una specifica realtà (es. azienda agricola), evidenziano le criticità di gestione orientando verso una corretta gestione del prodotto o del seme e, in definitiva, possono essere considerate un riassunto delle azioni da attuarsi per migliorare la sostenibilità.
Il sistema è consultabile sul sito: www.agricoltura-responsabile.it

Marco Tonni
Centro vitivinicolo provinciale di Brescia
Utilizzo del software online in viticoltura
Tonni ha presentato i risultati ottenuti dall’uso del software sulle 16 prime aziende viticole che hanno evidenziato dati positivi (relativamente a stoccaggio dei prodotti fitosanitari, alla pianificazione dei trattamenti e preparazione della miscela e all’esecuzione dei trattamenti), alcuni dati negativi (mancanza di adeguate infrastrutture aziendali come le aree di preparazione e lavaggio, le modalità operative adottate durante il trattamento e le operazioni successive al trattamento) ad alcune fasi di difficile valutazione (in particolare le fasi di acquisto e trasporto).
Complessivamente i primi risultati sono stati considerati incoraggianti, in particolare per la formazione tecnica e la diffusione della consapevolezza in azienda.

Mariangela Ciampitti
Servizio fitosanitario Ersaf
Utilizzo delle check-list nelle aziende cerealicole
Nella relazione sono stati evidenziati i risultati ottenuti dalla sperimentazione delle check-list in 292 aziende svolta nel 2012 per il monitoraggio della diabrotica.
Attraverso 34 domande sono state esplorate le fasi operative del ricevimento e deposito del seme conciato, lo spostamento seminatrice su strada pubblica, il caricamento del seme in tramoggia, la gestione della semina, la pulizia e rimessaggio della seminatrice, la gestione della semente eventualmente avanzata alla fine della semina e la scelta del seme conciato.
E’ stato evidenziato come la conoscenza del livello delle popolazioni di Diabrotica e del rischio fitosanitario nei propri appezzamenti sia fondamentale per valutare correttamente la scelta dei mezzi tecnici e delle strategie di controllo.

Aldo Ferrero e Paolo Balsari
Università degli Studi di Torino
Misure di mitigazione del rischio di contaminazione delle acque da deriva e ruscellamento: il progetto Topps-Prowadis
La relazione è stata condotta da Ferrero che ha evidenziato gli obiettivi del progetto Topps-Prowadis, ovvero definire linee guida (Bmp) per prevenire la contaminazione diffusa di corpi idrici superficiali da agrofarmaci e diffondere e rendere operative tali linee guida.
Il progetto ha coinvolto partner di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e ha portato alla definizione di 43 linee guida comprese in tre sezioni: metodi generali per ridurre la deriva (validi per tutte le tipologie di macchine irroratrici), metodi per ridurre la deriva generata da barre irroratrici per colture erbacee e metodi per ridurre la deriva generata da irroratrici per colture arboree.
Queste linee guida sono poi state integrate da 11 ulteriori suggerimenti per ridurre la deriva generata da barre irroratrici e quattro per ridurre la deriva generata dagli atomizzatori.

Carlo Riparbelli
Ersaf
Susap Web e  il registro dei trattamenti on-line
Si tratta di un servizio web realizzato e finanziato da Regione Lombardia - Direzione generale Agricoltura ed Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste – Ersaf in collaborazione con il Centro internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione Sanitaria – Icps e l’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano – Istituto di chimica agraria e ambientale – Icaa.
Obiettivo primario del progetto è la creazione di un servizio distribuito tramite il quale valutare l’impatto sull’ambiente dei prodotti fitosanitari nelle condizioni sito-specifiche della propria azienda,  confrontare sotto il profilo ambientale diversi piani di trattamento fitosanitario, definire, tramite scelte mirate, piani di trattamento fitosanitari sostenibili e calibrati sulle specifiche caratteristiche agroambientali e colturali di ciascuna azienda e consultare le banche dati relative alla propria azienda (suolo, meteorologia, prodotti fitosanitari. A questo obiettivo è stata aggiunta la possibilità di gestire il registro dei trattamenti.


Ettore Capri
Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza
Misure di mitigazione della contaminazione puntiforme: i sistemi di bio-depurazione
La relazione ha permesso di passare in rassegna gli attuali sistemi di biodepurazione presenti in Europa al fine di valutarne la solidità come strumento per rispondere all’esigenza della direttiva uso sostenibile.
In particolre è chiaramente emersa l’efficacia dei sistemi di biodepurazione a adsorbire e degradare i prodotti fitosanitari residui (può raggiungere anche più del 95%) anche se sono molti i fattori che possono influenzare l’efficienza di rimozione (tipo di agrofarmaco, composizione della matrice, omogeneità del substrato, temperatura ed umidità) e di conseguenza ulteriore ricerca è necessaria per l’ottimizzazione.

Annamaria Vercesi
Università degli Studi di Milano
Il modello EPI nella gestione della difesa antiperonosporica del vigneto
Il modello EPI  (Etat Potentiel d’Infection) per la gestione della difesa antiperonosporica del vigneto prevede l’uso di modelli concepiti secondo un approccio completamente diverso da quello corrente caratterizzati dall’impossibilità di conoscere tutte le leggi che regolano le interazioni tra i componenti di un dato sistema e dalla difficoltà quasi insormontabile di conoscere e definire lo stato iniziale delle variabili che condiziona l’evoluzione successiva del sistema.
In particolare è emersa la necessità di considerare il sistema nella sua interezza, anziché frazionarlo nelle sue varie parti e di considerazione del sistema clima-patogeno-pianta nel suo complesso e non nelle sue varie parti.
EPI è risultato un utile strumento per la valutazione del rischio d’infezione con qualche difficoltà nella simulazione degli andamenti epidemici sulle colline dell’Oltrepo Pavese e in Franciacorta ed è affidabile la segnalazione del momento nel quale si verificano le infezioni primarie in accordo con quanto rilevato dalle indagini sulla dinamica di germinazione delle oospore.
Negli anni 2010 e 2011 sulle parcelle EPI è stata registrata una riduzione del 58 % dei trattamenti senza alcuna riduzione dell’entità della protezione conseguita.

Nicola Parisi
Coprovi – Casteggio
L’uso dei dati meteorologici e dei bollettini di difesa: l’esperienza dell’Oltrepò Pavese
Nato nel 1985 per iniziativa della Fondazione C. Gallini il “Bollettino di difesa della vite” riportava indicazioni destinate agli eliconsorzi allo scopo di ridurre il numero di trattamenti.
Oggi il “Comunicato del Servizio di assistenza tecnica per la viticoltura dell’Oltrepò Pavese” (così si chiama il servizio) conta su una rete di 15 stazioni meteo elettroniche, della collaborazione di 9 tecnici agronomi, di una specifica pagina web dedicata e della stretta collaborazione tra: Sfr (Ersaf), Unimi, Unicatt, Provincia di Pavia, Oopp agricole e agricoltori.
Complessivamente serve una superficie viticola di circa 13.000 Ha, raggiunge direttamente oltre 200 aziende agricole e viene inviato, per la divulgazione diretta a 50 Comuni viticoli.