Dopo il sequenziamento del genoma della vite e del melo, l'Istituto agrario di San Michele all'Adige è protagonista di un altro importante risultato di portata internazionale: la decodifica del genoma della fragola, precisamente della fragolina di bosco, varietà Hawaii4.

Il progetto, durato due anni, è stato realizzato da un consorzio internazionale formato da 37 istituzioni scientifiche dove l'Italia è rappresentata unicamente dall'Istituto di San Michele. I risultati sono riportati in un articolo scientifico che verrà pubblicato on line oggi 27 dicembre alle ore 19 sulla prestigiosa rivista Nature Genetics.

Con 34.809 geni identificati, quello della fragola è il più piccolo genoma di pianta coltivata finora decifrato. La fragola sequenziata è la fragolina di bosco (Fragaria vesca), la quale ha contribuito per un quarto al genoma della fragola che troviamo sulle nostre tavole (Fragaria x ananassa).

Grazie a questo risultato si potrà sostenere e potenziare la ricerca nel campo della fragola e dei piccoli frutti per ottenere in modo rapido nuove varietà di fragola: i tempi del miglioramento genetico convenzionale saranno velocizzati per ottenere piante in grado di produrre frutti più salubri e gustosi e che si difendono da sole dalle malattie e dagli insetti, riducendo così gli interventi agronomici in campagna e realizzando una frutticoltura più sostenibile.

Il presidente dello Iasma Francesco Salamini ha espresso grande soddisfazione per la scoperta e ha detto: "Proseguiremo con la ricerca nel settore della genomica con l'idea di utilizzarla a garanzia di una agricoltura sostenibile, per dare risposta alle esigenze dei produttori e dei consumatori".

"Il sequenziamento del genoma della fragola, come lo è stato per vite e melo – spiegano gli autori italiani Roberto Viola, Riccardo Velasco e Michela Troggio – amplifica di almeno mille volte le nostre conoscenze relativamente a questa importante pianta agraria, in particolare le sue proprietà nutrizionali, l'impatto ambientale, l'esplorazione della biodiversità, gli studi filogenetici ed evolutivi".

Le sequenze del Dna saranno disponibili da gennaio sulle banche dati internazionali, liberamente consultabili da parte della comunità scientifica. Nel corso del 2008 e 2009 sono state prodotte le sequenze del Dna di fragola (circa 8 miliardi di nucleotidi sequenziati) e nel corso di quest'anno i ricercatori hanno effettuato l'assemblaggio e la ricostruzione del contenuto ordinato dei geni dei 7 cromosomi della fragola. Le sequenze coprono 40 volte il genoma della fragola, con oltre il 90% del genoma assemblato nei cromosomi e 34.809 geni ancorati ad una precisa posizione dei cromosomi.