Ricercatori e tecnologi dell'Istituto Agrario di San Michele all’Adige stanno studiando con una certa attenzione il nuovo insetto che attacca i piccoli frutti rinvenuto recentemente in Trentino, in particolare in Primiero, in val di Cembra, sulla collina a nord di Trento e in Valsugana.

'Drosophila suzukii' proviene dal Sud-est Asiatico, con buona probabilità dalla Cina, e si caratterizza per la presenza di grandi occhi rossi. L'Istituto di San Michele, in collaborazione con l’Ufficio fitosanitario provinciale, ha  avviato un piano di monitoraggio territoriale che prevede l’esposizione in alcuni impianti di trappole per la cattura degli adulti.

Negli Stati Uniti l’insetto è stato rinvenuto nel 2008, mentre per quanto riguarda l’Europa è stato trovato recentemente in Spagna dove, tuttavia, non sembra aver causato danni alle colture. Anche il Servizio fitosanitario della Toscana ha denunciato qualche tempo fa il rinvenimento del fitofago sul proprio territorio.

Il piano di monitoraggio prevede l’esposizione in alcuni impianti di fragole e piccoli frutti (mirtillo, lampone, mora) di flaconi in plastica, forati sul fianco e caricati con 150-200 ml circa di aceto di mela quale esca attrattiva. Nell’eventualità di una riconferma della presenza delle infestazioni, si prevedono anche ulteriori rilievi da parte dei tecnici dell’Istituto Agrario per indagare sulla biologia dell’insetto e verificare le possibilità di controllo delle popolazioni. 

L’adulto misura circa tre millimetri di lunghezza: ha grandi occhi rossi e il corpo color bruno-miele, con bande scure sulla parte dorsale dei segmenti addominali. La femmina, essendo dotata di un ovopositore fortemente seghettato, incide l’epidermide dei frutti maturi ancora sulla pianta (lampone, mora, mirtillo, fragola) inserendo l’uovo nella polpa.

Dopo 2-3 giorni, nella zona interessata dalle lacerazioni si forma un’area depressa e molle; rapidamente il frutto va incontro a disfacimento.