A seguito di un'indicazione giunta dall'Ebb (European Biodiesel Board), le autorità doganali italiane hanno sequestrato 10.000 tonnellate di biodiesel giunte al porto di Venezia. Il carico era stato dichiarato di provenienza canadese, ma secondo le prove raccolte dalle autorità era invece proveniente dagli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti, ogni gallone di biodiesel mescolato con diesel normale può ricevere la sovvenzione di 1 dollaro, senza limitazioni in termini di contenuto di biodiesel. In altre parole, i produttori americani possono ricevere fino a 300 dollari a tonnellata solo aggiungendo una goccia di diesel al biodiesel quando immettono in commercio una miscela "B99.9".
Le sovvenzioni sono erogate non solo per il biodiesel destinato all'uso nazionale, ma anche a quello esportato. Come risultato, prima dell'imposizione europea di norme di compensazione contro le vendite sottoprezzo varate nel luglio 2009, le miscele provenienti dagli Stati Uniti venivano vendute a un prezzo sostanzialmente più basso rispetto a quelle europee, con uno svantaggio economico notevole per i produttori europei.
Nonostante i rigorosi controlli di frontiera, l'Ebb fa notare che le miscele americane, forti delle sovvenzioni che permettono la vendita a basso prezzo, continuano a entrare sul mercato europeo, sia tramite miscele inferiori al 20% come la "B19" sia, come in questo caso, tramite l'indicazione d'origine in Paesi terzi che nascondono la vera provenienza del prodotto.
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