La Regione Campania e le filiere bioenergetiche. E’ questo l’argomento del convegno che si tiene oggi, per l’intera giornata, presso l’azienda sperimentale regionale Improsta ad Eboli (Salerno). Il convegno regionale sul Programma Nazionale Biocombustibuili (PROBIO), organizzato dal settore foreste caccia e pesca della Regione Campania, unitamente allo Stapf di Salerno, nell’ambito delle iniziative previste dal progetto Ramses, sarà l’occasione per fare il punto della situazione sulle filiere bioenergetiche nella Regione Campania.
Attualmente, in Campania, è in corso una vera e propria rivoluzione sull’utilizzo di fonti rinnovabili, con un obiettivo ambizioso: raggiungere entro il 2015 almeno il 40 per cento di energia prodotta nella regione da fonti pulite. E proprio in tale direzione si stanno compiendo diversi passi, come l’entrata in esercizio, ad Acerra, di una delle centrali a biomasse più grande d'Europa che utilizzerà olio vegetale per una potenza da 74 Mw.
Il progetto Ramses
Dal 2003, in Campanai, è inoltre attivo il progetto interregionale Ramses (“Risorse Agro-forestali-energetiche per il Mezzogiorno e lo Sviluppo Economico Sostenibili”), con il supporto dell’Itabia (Italian Biomass Association), di concerto con le Regioni Basilicata e Calabria, in attuazione del PROBIO, Programma Nazionale Biocombustibili, approvato dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali. Il RAMSES–Campania prevede, nella prima fase, un impianto dimostrativo di teleriscaldamento a biomasse ligno-cellulosiche, in fase di realizzazione presso l’Azienda regionale Improsta, situata nella Piana del Sele, in provincia di Salerno, e nella seconda fase, nella stessa zona, il completamento di un impianto a biogas da reflui zootecnici bufalini per la produzione di energia termica ed elettrica.