I sensori iScan, presentati in anteprima nazionale da ARVAtec ad ottobre 2017 e visti tra le innovazioni di Fieragricola 2018, mappando le superfici, forniscono informazioni utili sullo stato di salute del suolo.
Caratterizzati da dimensioni compatte, i moduli sensoristici iScan sono stati sviluppati dall'azienda americana specializzata in agricoltura di precisione Veris® Technologies e possono essere utilizzati singolarmente, abbinati all'attacco a tre punti dei trattori o montati in pochi minuti su dischiere, erpici o seminatrici utilizzati nelle colture in filare o in campo aperto.
Una volta installati sulle attrezzature, i sensori iScan permettono agli operatori di raccogliere dati sulla conducibilità elettrica - CE (espressa in milliSiemens per metro) e sulla riflettanza del suolo nel corso della lavorazione del terreno o della semina in vigneto. I valori di CE e riflettanza rilevati forniscono indicazioni, rispettivamente, sulla tessitura e sul livello di sostanza organica - SO del sistema suolo.
Il principale vantaggio offerto dagli iScan è la possibilità di eseguire la mappatura in contemporanea con le operazioni da fare ogni anno, senza dover sostenere spese elevate e senza dover eseguire passaggi dedicati in campo.
Modulo iScan per la misura della CE e della riflettanza del suolo (Fonte foto: © ARVAtec)
I segreti degli iScan
I dispositivi sensoristici distribuiti da ARVAtec per il monitoraggio in continuo dei parametri fisici del terreno sono di fatto dei moduli composti da un array di dischi metallici, che fungono da sensori di conducibilità elettrica, e da un sensore NIR (Near Infra-Red) a due lunghezze d'onda, che - installato nella parte centrale degli attrezzi - misura la riflettanza.Nel dettaglio, alcuni dischi iniettano una corrente elettrica nel suolo e altri leggono la corrente che lo attraversa lavorando a differenti profondità (0-60 centimetri), mentre il sensore NIR - che sfrutta le bande di frequenza del rosso e dell'infrarosso vicino - determina la sostanza organica nel terreno a partire dalla riflettanza.
Secondo Savio Landonio, socio fondatore e amministratore dell'azienda italiana fornitrice di strumentazioni e servizi per l'agricoltura di precisione, "un ettaro di terreno può essere monitorato in circa 10-15 minuti".
Disco del modulo iScan per la misura della CE
Mappe del vigneto o... del tesoro?
Tutti i parametri rilevati dai sensori iScan possono essere memorizzati continuamente ed abbinati alla posizione Gps per la realizzazione di mappe di tessitura e di sostanza organica. Se le prime consentono di gestire al meglio le operazioni successive con la tecnica del rateo variabile, le seconde si rivelano utili soprattutto per la stima della capacità produttiva del suolo e per la gestione delle concimazioni.Infatti, le mappe forniscono indicazioni sulla capacità di ritenzione idrica, sulla capacità di scambio cationico, sulla salinità e su altre caratteristiche del terreno e risultano quindi fondamentali per calibrare gli interventi di irrigazione, semina, concimazione e difesa a dose variabile nei vigneti.
Sensoristica in continua evoluzione
Presto - probabilmente ad Eima International 2018 - le soluzioni iScan saranno affiancate dai sensori U3, prodotti sempre da Veris Technologies e capaci di stimare non solo la conducibilità elettrica e la sostanza organica, ma anche il pH del terreno.Il modulo pH SpeedRead™ degli U3 permetterà di prelevare ogni tot metri un campione di terreno, determinare se il suolo è acido, neutro o alcalino ed elaborare mappe del pH ad eseguire in modo consapevole le correzioni del terreno.
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Fonte: Macgest.com - Macchine agricole, con un click
Autore: Serena Giulia Pala