Salvatore Carfì, nominato recentemente direttore di Agea Coordinamento, il 12 luglio scorso, ancora responsabile rapporti con l'Unione Europea di Agea, è intervenuto all'assemblea generale di Confagricoltura e riferisce quello che è il suo programma. In particolare, Carfì ha un "obiettivo importante: far avere i soldi degli anticipi agli agricoltori titolari di una domanda Sigc (Sistema Integrato di Gestione e di Controllo) a partire dal 16 ottobre nel primo anno della nuova riforma della Pac 2023 (tali contributi rappresentano il 23% del reddito dell'agricoltore)". Inoltre ricorda come "Dal 2015 ad oggi non abbiamo usato circa il 10% di 37 miliardi di finanziamenti".
Carfì sottolinea come "l'Italia sia l'unico Paese europeo che obbliga l'agricoltore a presentare il "Fascicolo aziendale grafico" dove dichiarare la propria 'consistenza territoriale aziendale'".
L'idea di Carfì è che Agea utilizzi il "Fascicolo aziendale grafico" come uno strumento di vera semplificazione, in grado di assorbire quasi del tutto la presentazione delle domande di aiuto tramite un processo automatizzato con validazione finale tramite i Caa. In pratica, all'agricoltore verrebbe richiesta solo la conferma del formulario completamente precostituito dall'Amministrazione pubblica.
Tutto questo alleggerirebbe moltissimo la burocrazia, eviterebbe l'applicazione di eventuali sanzioni a carico degli agricoltori dovute ad errori palesi di compilazione della domanda atteso che, come ricorda lo stesso Carfì "Oggi utilizziamo procedure che risalgono al 1993 da quando fu introdotta la prima riforma della Pac la cosiddetta 'Mac Sharry': presentazione del fascicolo aziendale più diverse domande di richieste di aiuto per quanti sono gli interventi di sostegno".
Al 30 giugno 2023 Agea aveva già raccolto i fascicoli aziendali grafici e tutte le domande Sigc 2023 delle aziende agricole per un totale di circa 420mila pratiche e per questo conta di potere erogare i soldi agli agricoltori già dal 16 ottobre 2023 per il 70% di quanto richiesto sugli aiuti diretti e l'85% sullo sviluppo rurale interventi a superfici e animali.
Ovviamente per fare questo serviva un Decreto del ministro, come già ricordato da AgroNotizie® giunto il 5 agosto scorso.
Per saperne di più, AgroNotizie® ha intervistato Salvatore Carfì, nuovo direttore di Agea Coordinamento. Vediamo cosa è emerso.
Salvatore Carfì, direttore di Agea Coordinamento
(Fonte: AgroNotizie®)
Agea pagherà gli anticipi come programmato a partire dal 16 ottobre 2023?
"L'indirizzo politico della nuova Agea è stato fin da subito quello di mettere in atto processi tecnico amministrativi di semplificazione e di celerità per far arrivare i contributi agricoli Ue già dal primo giorno utile come stabilito dalla normativa comunitaria.
Questo processo ha richiesto l'analisi, la pianificazione e lo sviluppo, in parallelo al processo della ricezione delle domande Sigc, dei sistemi di controlli e ciò è avvenuto. Per questa ragione e visione programmatica avvenuta a tempo debito, possiamo garantire i pagamenti degli anticipi a favore degli agricoltori già a partire dal 16 ottobre 2023".
Il Decreto del ministro per autorizzare l'anticipo è in cantiere?
"Il Decreto del ministro è stato pubblicato lo scorso 5 agosto 2023 e prevede, appunto, la possibilità di pagare gli anticipi e che Agea metterà 'a terra' se vogliamo utilizzare un termine proprio della Politica Agricola Comune".
Il sistema automatico che dovrebbe prendere il posto delle domande potrebbe decollare già dall'annualità 2024?
"Ovviamente stiamo lavorando anche per raggiungere questo ulteriore traguardo. Deve assolutamente essere ribaltato il concetto di relazione tra agricoltore e Agea.
Il sistema degli aiuti della Pac, grazie al patrimonio dei dati del 'fascicolo aziendale grafico' a disposizione di Agea, deve diventare lo strumento di monitoraggio, senza errori, delle pratiche agricole e trasformarsi automaticamente in una proposta di pagamento che lo stesso agricoltore dovrebbe solo accettare essendo già comprensiva (e preventivamente approvata) dell'esecuzione di tutti i controlli necessari come previsti dalla normativa comunitaria e nazionale. In aggiunta, l'Agea sta lavorando anche per introdurre dal 2024 il 'modello unificato e integrato' per accedere agli aiuti Sigc della Pac".
Quali sviluppi ci saranno nei sistemi di aggiornamento dei piani colturali grafici e dell'interoperabilità tra Caa, organismi pagatori, Agea Coordinamento e Commissione?
"L'aggiornamento dei fascicoli aziendali grafici avviene a livello di ciascun organismo pagatore regionale nell'ambito dei rispettivi sistemi operativi e trasmessi successivamente all'Agea Coordinamento in modalità di sincronizzazione.
Anche questo processo va ribaltato.
Il nuovo modello degli aiuti della Pac impiantato dalla Commissione Europea prevede la perfomance della spesa agricola Ue (e non più la conformità) il cui target è il raggiungimento degli obiettivi a cui sono agganciati specifici indicatori di input e output come stabiliti, a livello di ciascun intervento, nel Piano Strategico della Pac.
Questo significa che i dati contenuti nei piani colturali grafici devono essere immediatamente disponibili (in real time) sia ad Agea Coordinamento sia al Masaf, in qualità di Autorità di gestione, di poter monitorare il raggiungimento di tali obiettivi prefissati. Con questo modello sarà possibile rivolgere alla Commissione Europea eventuali azioni al fine di evitare la perdita di risorse Ue programmate per essere distribuite nel territorio italiano e dimostrare l'integrità del sistema italiano di gestione e controllo attraverso regole comuni e sistemi, seppur regionalizzati, armonizzati da parte di Agea Coordinamento.
La 'sincronizzazione' pertanto dovrà essere abbandonata per passare a un modello di aggiornamento immediato dei piani colturali grafici direttamente nel Sian in modalità real time e i relativi dati trasferiti nei sistemi operativi degli organismi pagatori (oggi avviene esattamente il contrario).
A questo punto sarà possibile agganciare - sempre in real time - l'aggiornamento dei dati grazie al sistema di monitoraggio continuo delle superfici il cosiddetto Ams (Area Monitoring System) detenuto da Agea che ne garantisce l'immediata validazione tramite le immagini Sentinel del progetto Copernicus.
Questo significa che i Caa avranno a disposizione una nuova tecnologia integrata e potranno elaborare correttamente, per conto degli agricoltori, le richieste degli aiuti Pac senza anomalie e ritardi e allo stesso tempo potremmo garantire alla Commissione Europea il trattamento paritario tra tutti gli agricoltori italiani in termini di pagamenti e armonizzazione delle procedure".
A che punto sono i dati dei registri di campo (trattamenti fitosanitari, fertilizzazioni e spandimenti) all'interno del fascicolo aziendale?
"L'integrazione dei registri di campo è in fase di completamento entro il 2023 per essere a disposizione degli agricoltori già dalla presentazione delle domande 2024. Questi strumenti saranno integrati nel processo del fascicolo aziendale grafico e alfanumerico al fine di spingere ulteriormente la semplificazione e i processi di verifica e monitoraggio delle pratiche agricole svolte dagli agricoltori. Anche questi strumenti valorizzeranno il patrimonio di dati a disposizione dell'Amministrazione, permettendo di accelerare le tempistiche dei pagamenti degli aiuti Pac".
I Caa assumeranno sempre maggiormente un ruolo centrale nella relazione tra le aziende agricole e la pubblica Amministrazione: quali saranno le principali criticità da affrontare? (Ora è sufficiente un aggiornamento all'anno, mentre dal 2024 ogni 30 giorni dovranno scaricare i dati dei registri di campo)
"I Caa sono lo strumento di raccolta delle informazioni degli agricoltori per l'accesso agli aiuti Pac. Questa attività delegata da parte degli organismi pagatori è fondamentale essendo l'inizio di tutto il mondo degli organismi pagatori e di coordinamento.
In pratica, senza questa raccolta non sarebbe possibile distribuire le risorse messe a disposizione dall'Unione Europea a favore dell'Italia e ora, grazie alle nuove tecnologie che abbiamo a disposizione e che dovremmo mettere a disposizione dei Caa, potremmo superare anche il concetto di aggiornamento annuale del fascicolo aziendale grafico e di presentazione delle richieste di aiuto entro un termine prestabilito ben lontano dalla data dei pagamenti.
Sostanzialmente il sistema dovrà garantire un aggiornamento continuo dei dati degli agricoltori e ogni qual volta che viene maturata una conformità ai criteri di ammissibilità di un determinato intervento, proporre automaticamente la richiesta di aiuto in modalità temporale non più statica ma dinamica con l'unico obbligo di scadenza di almeno 2 settimane prima dalla data di inizio dei pagamenti degli anticipi a partire dal 16 ottobre di ogni anno.
In questo scenario andrebbero riviste le relazioni convenzionali tra i Caa e gli organismi pagatori e con Agea Coordinamento al fine di migliorare la performance sulla gestione degli aiuti (introdotta con la nuova riforma della Pac), di evitare le rettifiche finanziarie da parte della Commissione Europea a carico dell'Italia e migliorare la qualità dei servizi da fornire agli agricoltori in maniera puntuale e trasparente".
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