Il Comune di Faenza possiede, da sempre, una forte tradizione di gestione del verde pubblico e da circa 30 anni questa risorsa è gestita direttamente dal Servizio Ambiente, Manutenzione Verde Faenza e Decoro Urbano - Unione della Romagna Faentina.

 

Negli anni si è riscontrato che una gestione diretta del verde comporta diversi vantaggi:

  • Il Servizio può garantire risposte celeri alle esigenze in essere e una rapida soluzione delle problematiche.
  • Il Servizio è in grado di redigere e gestire un programma di monitoraggio del rischio efficiente.
  • Il Servizio ha costantemente una grande conoscenza del territorio, poiché monitora e interviene direttamente sulle aree oggetto della manutenzione e degli interventi.

 

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La pista ciclopedonale realizzata nei parchi Piani-Ferucci ha una lunghezza complessiva di circa 815 metri

(Fonte: Settore Lavori Pubblici del Comune di Faenza)

 

Un esempio recente di manutenzione del verde, che ha potuto giovare della gestione diretta del Servizio, è l'intervento effettuato nei parchi urbani Piani-Ferucci.
I parchi sono stati realizzati tra gli anni Ottanta e Novanta, contestualmente allo sviluppo edilizio lungo la via Corbari e limitrofe.

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Col passare degli anni i due parchi sono stati oggetto di piantagione di alberi, utilizzando una grande varietà di specie vegetali, che ha restituito all'area la denominazione informale di Parco Botanico.
Le aree verdi si trovano al centro di un contesto residenziale densamente popolato, in cui sono presenti anche una scuola materna con oltre duecento bambini, una scuola elementare con quasi cinquecento alunni, un ufficio postale, negozi e un'area attrezzata per cani.


Il potenziale dell'area era ben noto al Servizio, grazie proprio alla sua presenza sul territorio,  ma affinché potesse esprimersi al meglio, risultava necessario migliorare i collegamenti infrastrutturali con le zone limitrofe, favorendo allo stesso tempo la sicurezza degli spostamenti ciclopedonali.


La pista ciclopedonale

L'intervento ha, quindi, visto la realizzazione di una pista ciclopedonale della lunghezza complessiva di circa 815 metri e larga 2,5 metri. Il percorso inizia da via Corbari (dal quale convergono ulteriori collegamenti) terminando sul retro della Scuola Don Milani, ove era già presente una carraia utilizzata dai cittadini come percorso pedonale.


L'intervento ha previsto uno scavo per una profondità compresa fra i 30, 60 e 80 centimetri, con maggiori profondità in corrispondenza del nuovo impianto di pubblica illuminazione pali e cavidotto, mentre si è proceduto in rilevato nei tratti di percorso limitrofi agli alberi esistenti.


A seguito dello scavo a sezione obbligata e opportuno costipamento, il pacchetto è stato realizzato con la posa di uno strato di separazione di geotessuto di tipo Tnt, stabilizzato riciclato, con finitura superficiale in calcestre naturale sia per i percorsi ciclopedonali sia per i percorsi pedonali.


Gli interventi svolti nei tratti prospicienti alcuni alberi di pregio sono stati eseguiti rispettando ulteriormente gli apparati radicali e cercando di aumentare l'areazione del terreno che si presentava estremamente compattato e non sempre adatto alle caratteristiche delle specie arboree presenti.


In particolare nelle zone prospicienti tre cedri si è preferito non scavare, ma si è svolto solamente uno scotico superficiale e lo scavo per il cavidotto dell'illuminazione pubblica puntuale. Inoltre è stato deciso di eseguire il cassetto della pista ciclopedonale in rialzato. All'interno dello strato in stabilizzato riciclato, è stato inserito un tubo corrugato drenante, posato a serpentina, al fine favorire ulteriormente l'aerazione degli apparati radicali.


Nella zona del querceto invece, oltre a ridurre leggermente la larghezza della pista a 2 metri, per permettere un ulteriore allontanamento dai fusti arborei, si è proceduto con una tecnica innovativa denominata Air-spade®, ideata per scavi in prossimità dell'apparato radicale degli alberi.


La tecnica utilizzata è basata sull'erogazione di aria compressa tramite un compressore da cantiere che permette di effettuare scavi limitando enormemente i danni all'apparato radicale.
Lo scavo viene effettuato grazie ad un getto supersonico d'aria compressa (~2000 chilometri/orari) che penetra nei macropori del terreno creando delle fratture nel suolo. In questo modo, restano illese le radici che non hanno questo tipo di struttura. all'interno della rizosfera è stato poi inserito un tubo drenante come sopra detto.
Si è proceduto con questa tecnica per uno spessore di circa 20 centimetri e le intercapedini fra le radici sono state riempite con stabilizzato e con finitura in calcestre naturale.


A seguito dell'intervento si riscontra un flusso importante di fruitori, che possono così beneficiare delle aree verdi in oggetto. Inoltre, è notevolmente migliorata la mobilità sostenibile tra le diverse aree (connessione dei percorsi tra via Canal Grande, via Firenze e via Ospitalacci) ed è aumentata la sicurezza degli spostamenti di pedoni e ciclisti.

 

Attività nel parco a Faenza

Grazie alle nuove realizzazioni e attrezzature nei parchi è possibile fare ancora più attività all'aria aperta

(Fonte: Settore Lavori Pubblici del Comune di Faenza)


Inoltre, è stato possibile soddisfare le numerose richieste dei cittadini, grazie alla realizzazione di:

  • tre aule all'aperto attrezzate per l'attività didattica all'aria aperta, da parte degli alunni delle Scuola Primaria e dell'Infanzia dell'Istituto Comprensivo Don Milani e Panda presenti in zona;
  • un percorso per le attività all'aria aperta organizzate dalle associazioni del territorio e dai gruppi sportivi;
  • una piazzetta con sedute presso il pilastrino votivo, già presente all'interno del parco;
  • la viabilità sicura per permettere ai bambini del "piedibus" di raggiungere le scuole;
  • il collegamento all'area di sgambamento per i cani anche a persone fragili;
  • il collegamento alla Punta degli Orti, altra area verde di eccellenza, andando a potenziare la sinergia delle attività e la fruizione delle aree verdi.

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L'amministrazione del Comune di Faenza ha scelto di partecipare al bando inerente al premio Città per il Verde, 23° edizione, istituito dalla casa editrice Il Verde Editoriale, inviando le informazioni relative alla metodologia di gestione della manutenzione del verde cittadino e portando come esempio proprio la realizzazione della pista ciclabile Parco Ferucci-Piani. 

Il progetto di manutenzione, oggetto di candidatura al bando di concorso, è stato presentato dal Servizio Ambiente, Manutenzione del Verde e Decoro Urbano e dal Servizio Progettazione Infrastrutture, Manutenzione dei Lavori Pubblici dell'Unione della Romagna Faentina.

 

Faenza è risultata la vincitrice del primo premio relativo alla manutenzione del verde per i comuni con oltre 50mila abitanti. La premiazione si è svolta il 24 febbraio 2023, alla fiera Myplant e Garden di Milano. Guarda il video su Facebook


Una notizia che conferma la bontà delle scelte organizzative e manutentive intraprese e che spinge l'Amministrazione, il Servizio Ambiente e tutti i volontari a voler fare sempre del proprio meglio per tutelare e migliorare la qualità del verde cittadino.

 

A cura di Marco Valtieri, Delegazione Regione Emilia Romagna, Associazione Pubblici Giardini


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