La verza o il cavolo verza (Brassica oleracea var. sabauda) è una cultivar di cavolo simile al cavolo cappuccio, ma che differisce da quest'ultima per la presenza di foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti. È ricca di vitamina C, vitamina K e sali minerali (come calcio e potassio), ottimi per la salute del corpo e delle ossa. Il consumo settimanale di questo cavolo ci protegge dai tumori e dal diabete di tipo 2. Se amate questo ortaggio può essere impiegato in cucina in molti modi e diventare così protagonista di molte ricette. I valori nutrizionali della foto di copertina sono tratti da Crea - AlimentiNutrizione.

 

Proprietà nutrizionali

Il cavolo verza come altre molte crucifere è ricco di vitamine: contiene buone dosi di vitamina C, vitamina K  e di folati. La vitamina K è fondamentale per la coagulazione del sangue e aiuta il mantenimento delle ossa. Grazie alla presenza di calcio e magnesio, questo alimento diventa particolarmente adatto per chi soffre di osteoporosi. Cerchiamo di utilizzare sempre cotture conservative, che non fanno perdere il contenuto di questi micronutrienti: perfetta la cottura a vapore o la stufatura con pochissima acqua. Il carico glicemico molto basso del cavolo verza fa sì che questo alimento sia perfetto durante le diete e, inoltre, se non troppo cotto, la sua croccantezza aiuta il senso di sazietà. Ricordiamo che la vitamina C è facilmente degradabile con la cottura e quindi se volete farne il pieno consumate il cavolo verza crudo, tagliato a striscioline.

 

Vitamine
e minerali
Quantità
per porzione
Copertura fabbisogno
giornaliero*
Folati 86 mcg 21,5%
Vitamina C 73,2 mg

5,9% per le donne

4,7% per gli uomini

Vitamina K 152 mcg 108,6%
Vitamina A 10 mcg retinolo equivalenti

1,6% per le donne

1,4% per gli uomini

Potassio 340 mg 8,7%
Fosforo 52 mg

7,4%

Magnesio 24 mg

10%

Calcio 80 mg

8%

Sodio 36 mg

2,4%

*Il dato del fabbisogno giornaliero è riferito a un adulto, rispetto al consumo di una porzione (200 grammi)
Fonti dati e tabella soprastante: Mipaaf, Crea - AlimentiNutrizione, National Library of Medicine - Pubmed
 

Nutraceutica - Effetti positivi sulla salute

Il cavolo verza contiene come le altre Brassicaceae (es. broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori) i glucosinolati, composti che durante la masticazione vengono trasformati in isotiocianati e che hanno dimostrate attività anti-tumorali. Gli isotiocianati sono infatti in grado di bloccare la crescita delle cellule cancerose (in vitro) e il loro consumo riduce significativamente il rischio dei tumori. Studi più recenti hanno dimostrato che i micronutrienti e i composti bioattivi come gli acidi fenolici (tra cui acido ferulico, acido cumarico, epicatechine) presenti nel cavolo verza hanno un effetto positivo sulla regolazione del metabolismo del glucosio, riducono il suo assorbimento a livello intestinale, regolano l'attività dell'insulina e riducono perciò il rischio di diabete di tipo 2. Durante il periodo invernale cerchiamo di consumare una-due porzioni alla settimana di queste verdure per proteggerci da queste importanti patologie.

 

Scegliere, conservare e consumare

Un buon cavolo verza è di colore verde brillante con screziature bianche, con foglie lucide e dalla consistenza croccante; deve risultare sodo al tatto, in quanto una testa morbida e spugnosa è indice di un possibile inizio di marcitura all'interno. Se le foglie sono morbide o presentano macchie scure significa che il cavolo non è fresco o può aver subito dei danni. Se non amate il sapore forte della verza, scegliete le teste di cavolo più grandi, perché hanno un sapore più delicato rispetto a quelle più piccole.
Il cavolo verza deve essere tenuto intero e al fresco fino al momento dell'utilizzo, per preservare al meglio la sua croccantezza e i suoi nutrienti. In frigorifero si conserva bene fino ad una settimana, dopodiché le foglie inizieranno a deteriorarsi. Se lo avete già tagliato avvolgete le foglie in carta per alimenti e conservatele in frigorifero per un massimo di due giorni. Il cavolo verza può essere congelato. Per una conservazione fino a 6 mesi: lavate e tagliate il cavolo a spicchi e sbollentateli in acqua bollente; lasciate raffreddare e trasferite in un sacchetto per il congelatore.

 

Il cavolo verza si presta a molte ricette
Il cavolo verza è un ortaggio delle Brassicacee molto versatile in cucina e che si presta a mille preparazioni. Guarda tutte le varietà di cavolo verza su Plantgest®
(Fonte foto: AgroNotizie)
 

Suggerimenti per il consumo

Prima di utilizzare il cavolo verza in cucina, eliminate le foglie più esterne o quelle appassite e lavatele accuratamente. Il cavolo verza può essere cucinato in vari modi, il più comune è crudo in insalata o saltato in padella con aglio e olio extravergine di oliva e servito come contorno.
Le foglie di verza, essendo robuste, si possono cuocere anche al vapore, per poi farcirle con carne macinata, cereali o altri condimenti. Ottimo anche per piatti caldi come zuppe utilizzando altri ingredienti come le patate per renderle cremose. Messe in salamoia le foglie di cavolo verza si trasformano in crauti, dal gusto salato e acidulo, tipicamente consumati nelle regioni settentrionali d'Italia.

 

 

La Nostra Ricetta

Sformatino di verza, zucca al rosmarino e noci

Una proposta nuova per un contorno ricco di composti antiossidanti e bioattivi da consumare nelle fredde serate autunnali

 

Tempo di preparazione: 30 minuti
 
Ingredienti per 2 persone

220 g di cavolo verza pulito
120 di zucca gialla
2 gheriglio di noce
60 g di ricotta di mucca
1 cipolla
2 cucchiaini di olio extravergine di oliva
un po' di rosmarino
1 pizzico di sale

 

Preparazione 
Preriscaldare il forno a 200°C. Stufare in una padella antiaderente il cavolo, la zucca, la cipolla e il rosmarino con l'olio extravergine di oliva. Frullare il tutto. Unire la ricotta e riempire 2 contenitori per budino con il composto ottenuto e inserire i gherigli di noce spezzati.
Infornare gli sformatini e cuocerli per 20 minuti.
Servire ancora caldi.

 

Valori nutrizionali per 1 porzione
Proteine 7,9 g
Lipidi 19,3 g
Carboidrati 12,4 g
Fibra totale 4,5 g
Energia 255 Kcal

 

 

Dove si produce cavolo verza in Italia - Elaborazione statistica basata su dati di QdC® - Quaderno di Campagna®, che gestisce in Italia circa 283 ettari di cavolo verza

Elaborazione statistica basata su dati di QdC® - Quaderno di Campagna®, che gestisce in Italia circa 283 ettari di cavolo verza
(Fonte foto: Image Line)

 

 

Curiosità

Nell'antica Cina (intorno al 1000 a.C.) il cavolo veniva usato come toccasana per uomini calvi per la ricrescita dei capelli: ma per ora nessuna ricerca scientifica ha confermato queste proprietà per questo vegetale. Forse non tutti sanno che i crauti sono ottenuti dal cavolo cappuccio, tagliato finemente e sottoposto a fermentazione lattica. A causa del processo fermentativo i crauti sono molto digeribili e contengono una quota di vitamine più elevate rispetto al cavolo fresco.

 

Plantgest® è un marchio registrato da Image Line Srl Unipersonale

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TellyFood® è un marchio registrato da Image Line Srl Unipersonale

 

Bibliografia

Mipaaf - Sai quel che mangi, qualità e benessere a tavola.

National Library of Medicine - Pubmed.
Crea - AlimentiNutrizione.
Guide to cultivated plant di ATG Elzebroek and K Wind, 2008.


La frutta e la verdura italiane rappresentano un elemento fondamentale della nostra cultura e di una dieta sana e sostenibile. La dieta mediterranea è uno stile alimentare che si basa proprio sul consumo prevalente di alimenti di origine vegetale. Quali sono gli aspetti nutrizionali e nutraceutici di questi prodotti? Come sceglierli, conservarli e consumarli? Queste sono solo alcune delle cose che potrete trovare nella rubrica "Ciboteca italiana, tutto quello che volete sapere sui prodotti ortofrutticoli made in Italy" realizzata da Image Line in collaborazione con Stefania Ruggeri (leggi la sua biografia): nutrizionista, docente universitaria, ricercatrice del Crea con diversi incarichi istituzionali nazionali e internazionali, scrittrice e divulgatrice. Ciboteca italiana si lega a TellyFood, nuovo progetto di Image Line che vuole raccontare la storia dei prodotti ortofrutticoli dal campo alla tavola. Uno strumento semplice, con due grandi obiettivi: premiare la qualità dei prodotti agroalimentari italiani e rendere la lista della spesa più trasparente, sicura, sostenibile, utile e in linea con le proprie passioni e i propri aspetti etici

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