La Gazzetta italiana…

Etichette, si parte
E’ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 304 del 7 dicembre 2020 il decreto che detta le regole per l’utilizzo del logo nutrizionale facoltativo complementare alla dichiarazione nutrizionale.
Si tratta del “Nutrinform Battery”, la controproposta italiana alle etichette a semaforo (Nutriscore).
Queste ultime hanno riscosso il favore di molti paesi europei, ma purtroppo celano molte insidie per alcune eccellenze del nostro agroalimentare, che verrebbero contrassegnate da un “bollino” rosso che ne sconsiglia il consumo.

Come specifica l’articolo 1 del decreto, l’applicazione della Nutrinform Battery avviene su base volontaria, con esclusione dei prodotti a marchio di origine, come Dop, Igp e Stg, in ragione del rischio che l'apposizione di ulteriori loghi impedisca al consumatore di riconoscere il marchio di qualità che certifica la distintività ed unicità di tali prodotti.
I dettagli dell’etichetta sono ricordati nell’allegato al decreto, dove si puntualizza fra l’altro che tutti i valori nutrizionali sono relativi alla singola porzione e si riferiscono al contenuto in: energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale.


La promozione del vino
E’ composto da un articolo unico il decreto del Mipaaf pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 dicembre 2020, che aggiorna le norme sulla promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi per l’annualità 2018-2019.
Il sopraggiungere delle tensioni commerciali in Cina e successivamente fra Ue e Usa, si afferma in premessa, “ha generato un contesto di generale incertezza e complessità provocata da condizioni non direttamente controllabili e non dipendenti da questioni organizzative interne ai soggetti beneficiari”.
Perciò si stabilisce che le condizioni di inammissibilità ai progetti di promozione non si applicanoqualora il beneficiario sia incorso nelle criticità che si sono verificate sui mercati di Hong Kong, Cina e Stati Uniti nel corso del 2019”.

Sulla stessa Gazzetta Ufficiale del 9 dicembre si continua a parlare della promozione del vino con il decreto del Mipaaf che modifica l’articolo 45 dell’Ocm vino.
Questa volta a suggerire una modifica è la pandemia da coronavirus e il riconoscimento delle circostanze eccezionali e di forza maggiore.
Così all’articolo 1 si dispone che per i progetti approvati per le annualità 2019-2020 sia possibile presentare progetti di promozione anche nei successivi esercizi finanziari comunitari.
All’articolo 2, oltre a stabilire alcune modifiche in relazione alle cifre impegnate, si consente anche al soggetto beneficiario di proporre attività diverse rispetto a quelle approvate.

Ancora vino al centro delle attenzioni del legislatore, questa volta in ordine al rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti viticoli nel 2021, in funzione delle disposizioni nazionali relative all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo.
L’argomento è affrontato sulla Gazzetta Ufficiale 312 del 17 dicembre, dove si precisa che è disponibile una superficie di 6760 ettari, pari all'1% dell’area vitata nazionale riferita alla data del 31 luglio 2020, integrata dalle superfici autorizzate di nuovi impianti oggetto di rinuncia nell’annualità 2020.


Varietà frutticole
Alcune varietà di Prunus e di Fragaria sono oggetto dell’aggiornamento del Registro nazionale delle piante da frutto.
I dettagli si possono leggere sulla Gazzetta Ufficiale 312 del 17 dicembre, che ricorda inoltre come il registro nazionale sia consultabile all’indirizzo web: www.protezionedellepiante.it/d-m-7521-del-4-marzo-2016-attuazione-del-registro-nazionale-delle-varieta-di-piante-da-frutto.

Si torna a parlare del Registro delle piante da frutto sulla Gazzetta Ufficiale 316 del 21 dicembre, dove è riportato l’elenco nuove accessioni idonee per il Sistema nazionale volontario di qualificazione del materiale di propagazione vegetale.
Le varietà interessate sono quelle di Fragaria e Malus,


Prosciutto di Parma
Un breve comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 319 del 24 dicembre, informa che è stato approvato il piano di regolazione dell'offerta del Prosciutto di Parma per il triennio 2021-2023.
Per i dettagli la stessa Gazzetta rimanda al sito del Mipaaf all’indirizzo http://www.politicheagricole.it


Il “Milleproroghe”
Un degli ultimi atti normativi è, come di consueto, il decreto “Milleproroghe”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre.
Nelle sue pieghe si celano alcuni aspetti che interessano il mondo agricolo, tutti concentrati nell’articolo 10 il cui titolo è: “proroga di termini in materia di agricoltura”.
Molte scadenze sono rimandate alla fine del 2021.

In particolare al comma 6 si stabilisce che per le varie categorie di agricoltori “professionali” è sospeso il pagamento della rata in scadenza il 16 gennaio degli importi contributivi, fino alla comunicazione, da parte dell'ente previdenziale e comunque non oltre il 16 febbraio 2021.
 

…e la Gazzetta europea

Attenti ai virus
La Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 9 dicembre si occupa dell’influenza aviaria e del suo avanzare in alcuni stati europei.
Così sono aggiornate le misure di protezione per contrastare l'avanzata del virus che provoca questa patologia.
Fra i paesi ove trova conferma la definizione delle zone di protezione si trova il Belgio, la Croazia, la Danimarca, la Francia, la Germania, i Paesi Bassi, la Polonia, la Svezia.
In molti di questi paesi sono anche istituite delle zone di sorveglianza.

Il problema dell’influenza aviaria interessa anche il Giappone, dove è stata riscontrata la presenza del virus ad alta patogenicità HPAI del sottotipo H5.
A causa di questo focolaio il Giappone non può più essere considerato indenne da tale malattia e le autorità veterinarie giapponesi non possono pertanto certificare le partite di carni di pollame destinate al consumo umano per l’importazione o il transito nell’Unione.
Lo stabilisce il Regolamento 2020/2083 della Commissione, pubblicato sulla Gazzetta europea del 15 dicembre.

La Gazzetta Ufficiale non ne fa cenno, ovviamente, ma la presenza dell’influenza aviaria in così tanti paesi, anche confinanti con l’Italia, è motivo di apprensione e deve indurre il settore avicolo a porre in atto tutte le misure atte a prevenire l’arrivo del virus nei nostri allevamenti.

Come e più dell’influenza aviaria preoccupa la diffusione della peste suina africana (Psa).
Sulla Gazzetta ufficiale europea del 17 dicembre sono indicate le nazioni ove sono in atto misure di contenimento del virus della Psa, fra le quali: Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Grecia, Germania, Bulgaria, Romania.
Per l’Italia è citato il solo territorio della Sardegna.


Agrofarmaci rinnovati
Sulla Gazzetta Ufficiale europea del 9 dicembre trova posto l’aggiornamento relativo alle autorizzazioni di numerosi prodotti di interesse fitosanitario.
In particolare sono prorogati i periodi di approvazione di alcune sostanze attive.
Al comma 6 si precisa che: 1,4-dimetilnaftalene, Adoxophyes orana granulovirus, Aureobasidium pullulans (ceppi DSM 14940 e DSM 14941), Bacillus pumilus QST 2808, benalaxyl-M, Pseudomonas sp. ceppo DSMZ 13134, pyridalil, pyriofenone, pyroxsulam e Streptomyces lydicus ceppo WYEC 108, dovrebbero essere prorogati di un anno.

Inoltre i periodi di approvazione delle sostanze attive bixafen, Candida oleophila di ceppo O, fosfonato di disodio, fluxapyroxad, Paecilomyces fumosoroseus ceppo FE 9901, penflufen, penthiopyrad, fosfonati di potassio e sedaxane dovrebbero essere prorogati rispettivamente da uno a tre anni.


Addio mancozeb
Si parla del mancozeb sulla Gazzetta Ufficiale europea del 15 dicembre, sostanza ad azione fungicida ad ampio spettro che agisce per contatto fogliare.
Il suo impiego era stato autorizzato sino al 31 gennaio del 2021 e si era in attesa di conoscere l’esito delle domande di rinnovo dell’approvazione.

Le autorità comunitarie hanno però constatato alcuni motivi di preoccupazione che hanno indotto le stesse a revocare le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti mancozeb.
Al comma 18 del Regolamento di esecuzione 2020/2087 si legge che gli stati membri possono concedere un periodo di tolleranza, che tuttavia dovrebbe scadere entro il 4 gennaio del 2022, come conferma l’articolo 4.
All’articolo 3, come misura transitoria, si dispone che “Gli Stati membri revocano le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva mancozeb entro e non oltre il 4 luglio 2021”.