Resterà aperto fino al 15 ottobre prossimo il bando per richiedere contributi per fare investimenti che riducano il rischio dovuto alle calamità naturali nelle Marche.

Il bando, attivato sulla sottomisura 5.1 del Psr, è inserito nell'ambito degli Accordi agroambientali d'area per la tutela del suolo e la prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico ed alluvioni e offre finanziamenti per la realizzazione di interventi per la tutela del territorio, l'efficienza del reticolo idraulico e la prevenzione degli allagamenti.

Possono partecipare al bando come beneficiari gli imprenditori agricoli singoli o associati, le comunanze e le università agrarie, gli enti pubblici, il Consorzio di bonifica delle Marche, le Asbuc (Amministrazione separata dei beni di uso civico) e organismi pubblico-privati di gestione associata dei beni agro-silvo-pastorali.

I beneficiari possono richiedere i finanziamenti per interventi su superfici in loro possesso. Possesso che deve essere dimostrato da un titolo di proprietà, da un affitto agrario, da un usufrutto, da un conferimento a cooperativa o da una concessione demaniale.

Per partecipare al bando è necesario presentare un progetto che indichi gli interventi da realizzare e spieghi come questi interventi siano utili alla protezione del potenziale agricolo da eventuali calamità naturali.

Gli interventi, che devono essere tra quelli previsti dall'Accordo agroambientale d'area finalizzato alla tutela del suolo e prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico ed alluvioni, come previsto dalla dgr 1519/2018, possono riguardare:
  • La prevenzione del dissesto idrogeologico attraverso la realizzazione o l'adeguamento di canali di scolo permanenti, collettori naturali e artificiali per la regimazione delle acque piovane nei terreni agricoli. Però, per le aziende agricole, gli interventi non dovranno essere considerabili come miglioramenti fondiari, cioè non possono riguardare interventi di spietramento, scasso, prosciugamento, o di realizzazione di frutteti, drenaggi, impianti di irrigazione.
  • La salvaguardia dell'efficienza del reticolo idrografico migliorando il consolidamento degli argini e la regolarità di deflusso delle acque di corsi d'acqua in zone demaniali, sempre dimostrando in che modo questo possa ridurre il rischio al potenziale agricolo.
  • La realizzazione o il miglioramento di opere che permettano l'allontanamento delle acque dalle superfici coltivate anche in casi di eventi meteorici estremi per la prevenzione degli allagamenti delle superfici agricole.

Nel caso particolare degli imprenditori agricoli, delle comunanze e università agrarie, delle Asbuc (Amministrazione separata dei beni di uso civico) e organismi pubblico-privati di gestione associata dei beni agro-silvo-pastorali il finanziamento coprirà l'80% delle spese ammissibili, cioè di tutte le spese di realizzazione e del 10% delle spese generali come la progettazione, gli studi di fattibilità, la conduzione, la contabilità e il collaudo dei lavori.

Le domande devono essere presentate tramite il portale Siar entro le ore 13:00 del 15 ottobre 2020.
Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.